Stasera in tv appuntamento con Cinema Italia
“La paura” di Rossellini
Germania, anni ’50. Irene Wagner dirige una ditta di prodotti farmaceutici e tradisce suo marito Alberto con Enrico Stoltz. Un giorno viene avvicinata da una donna che sostiene di essere la fidanzata di Enrico e inizia a ricattarla minacciando di rivelare la sua relazione adulterina ad Alberto. In preda alla disperazione, Irene, medita il suicidio. Una storia che Roberto Rossellini racconta in “La paura”, in onda sabato 27 aprile alle 21.10 su Rai Storia per il ciclo “Cinema Italia”. Nel cast Ingrid Bergman, Mathias Wieman, Renate Mannhardt, Kurt Kreuger, Elise Aulinger, Elisabeth Wischert, Gabriele Seitz, Steffie Struck.
È stato uno dei più importanti registi della storia del cinema italiano, che ha contribuito a rendere noto al mondo con pellicole quali Roma città aperta (1945), Paisà (1946) e Germania anno zero (1948), che fanno di lui uno dei padri del neorealismo. Durante la sua carriera vinse alcuni dei più importanti premi cinematografici tra cui la Palma d’oro al Festival di Cannes, il Leone d’oro al Festival di Venezia e cinque Nastri d’argento; a questi si aggiunge anche una candidatura ai Premi Oscar. Registi come François Truffaut e Martin Scorsese hanno più volte affermato di essere stati influenzati dal cinema di Rossellini e di vedere in lui un maestro, mentre Otto Preminger ebbe a dire che «la storia del cinema si divide in due ere: una prima e una dopo Roma città aperta».
Rossellini nacque a Roma l’8 maggio del 1906, figlio del costruttore Angiolo Giuseppe “Beppino” Rossellini, di origini toscane, e della casalinga Elettra Bellan, originaria di Porto Viro (in provincia di Rovigo). Primogenito, trascorse con il fratello Renzo e le sorelle Marcella e Micaela l’adolescenza in ambienti liberali e colti. Visse in via Ludovisi e frequentò il ginnasio al Tasso e poi del Nazareno.
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