Stasera in tv appuntamento con "Che magnifica impresa"
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Stasera in tv appuntamento con “Che magnifica impresa”

L’Italia dell’energia

Stasera in tv appuntamento con "Che magnifica impresa"
Chi ha “acceso” il futuro in Italia? A “Che magnifica impresa”, il programma Rai Cultura con Mario Sechi, in onda martedì 21 gennaio alle 21.10 in prima visione su Rai Storia, si ripercorre l’avventurosa storia dell’energia in Italia, cominciata a Milano nel 1883 con l’illuminazione elettrica della Scala grazie alla prima centrale termoelettrica dell’Europa continentale, progettata dall’ingegnere milanese Giuseppe Colombo. Un’avventura che, tra ricerche, intuizioni e scoperte, prosegue lungo i primi decenni del ‘900 con la costruzione dei bacini idroelettrici di Paderno d’Adda, la nascita dell’Agip, fino ad arrivare al secondo dopoguerra segnato dalla straordinaria capacità operativa e strategica del fondatore dell’Eni, Enrico Mattei. Ma oltre che al passato si guarderà anche al futuro dell’energia, spinti dal vento del primo parco eolico offshore del Mediterraneo realizzato nel golfo di Taranto. Una vicenda avvincente e di grande attualità che Mario Sechi racconterà insieme all’Ad dell’Eni Giovanni Descalzi, allo storico dell’economia Giulio Sapelli e all’economista Valeria Termini.

Enrico Mattei è stato uno degli uomini più importanti dell’Italia del Novecento. Nato ad Acqualagna il 29 aprile 1906, dopo un’esperienza nella Resistenza durante la Seconda guerra mondiale  divenne un imprenditore, un manager e un politico, noto soprattutto per aver guidato l’Agip (l’azienda petrolifera dello Stato) e aver fondato nel 1953 l’Eni (Ente nazionale idrocarburi), un altro ente statale che aveva l’obiettivo di incrementare la produzione italiana di idrocarburi e inserirsi nel mercato internazionale.

Mattei riuscì a ottenere concessioni e appalti nei Paesi detentori delle riserve di petrolio, offrendo ai governanti condizioni più vantaggiose di quelle proposte dalle grandi compagnie che dominavano il mercato, da lui battezzate “le sette sorelle”. I successi dell’Eni procurarono a Mattei molti nemici, sia in Italia, sia all’estero, e nel 1962 il dirigente trovò la morte in un incidente aereo causato da un attentato dinamitardo. I mandanti non sono mai stati individuati con certezza.
Appuntamento imperdibile.

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