Stasera in tv appuntamento con “Che magnifica impresa”
L’Italia verticale
Un’Italia che ha una storia importante non solo per il Rinascimento, ma anche per gli ultimi cento anni, grazie a disegnatori, architetti e ingegneri che le hanno dato un volto nuovo. Da Piacentini a Libera, da Nervi a Ponti, l’Italia verticale si caratterizza per opere come il Colosseo quadrato, il grattacielo Pirelli, il palazzetto dello Sport di Roma, costruito in tempi da record. Ma questa Italia è anche il Paese che guarda al futuro: ne è esempio l’architettura circolare e intelligente, in armonia con la natura, senza dimenticare l’Italia delle archistar.
La parola archistar può suonare strana, ma la sua comprensione è abbastanza immediata. Per riprendere la definizione tecnica della Treccani, si tratta di “un neologismo coniato qualche anno fa da Gabriella Lo Ricco e Silvia Micheli, studiose di architettura contemporanea, per definire architetti a cui il calibro mediatico ha conferito le caratteristiche di una star”. Questo termine, infatti, è nato per identificare gli architetti più famosi al mondo. Così famosi da essere considerati appunto delle star, al pari dei più celebri attori di Hollywood o delle rockstar internazionali. In particolare, negli ultimi decenni, si è assistito all’aumentare del numero di architetti famosi a livello globale, soprattutto grazie a progetti esclusivi e di enorme impatto, che hanno reso celebri i loro autori.
Un archistar viene considerato tale grazie ai suoi progetti rivoluzionari e innovativi, alla base di cambiamenti nella concezione dell’architettura stessa o di novità tecnologiche di grande rilievo. Anche i temi ambientali, ecologici giocano un ruolo importante.