Stasera in tv appuntamento con C’era una volta una casa
Marche: tra mare e montagna
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Poi lo splendido centro storico di Ascoli Piceno, dove si trova una delle piazze rinascimentali più belle d’Italia. A pochi passi, Palazzo Malaspina, con le sue bellezze secolari.
Infine, Pesaro, città sul mare ricca ed accogliente. Sulle sue colline, a far da sentinella in mezzo al bosco, Villa Imperiale, costruita da Alessandro Sforza nel ‘400. Un trionfo di sale affrescate di inimmaginabile bellezza, oltre che di giardini all’italiana su più livelli e spazi segreti.
Il nome della città, in latino Pisaurum, secondo alcuni deriva dal vecchio nome del fiume Foglia (Isaurus o Pisaurus). La tradizione erudita propone invece una paretimologia, ovvero che il toponimo sia derivato dal fatto che nella città Furio Camillo, vinti i Galli, abbia pesato l’oro (aurum in latino) che i barbari avevano trafugato da Roma.
Lo sviluppo della città risale all’Età del ferro, quando Pesaro era un villaggio piceno, come provano gli scavi effettuati nel centro della città nel 1977. Nel territorio circostante, d’altra parte, si trovava uno dei più importanti e antichi insediamenti piceni delle Marche: il villaggio di Novilara. Questo insediamento era tra i pochi, insieme a Numana ed Ancona, che si affacciavano sul mare. Lo scalo portuale di Novilara utilizzava la foce di un torrente. Tra i reperti più noti e discussi rinvenuti nel territorio pesarese, c’è la famosa stele di Novilara.