Stasera in tv appuntamento con Binario cinema
Il colonnello Von Ryan
Italia, 1943: dopo l’armistizio un gruppo di prigionieri alleati viene caricato su un treno destinato alla Germania. Ma i deportati riescono a impadronirsi del convoglio e deviarlo: fuga e inseguimento si svolgeranno sui binari, senza esclusione di colpi. Un cast e una produzione che combinano Hollywood e Cinecittà. Spicca il singolare incontro sul grande schermo fra Frank Sinatra e Raffaella Carrà.
Le scene iniziali dell’abbattimento dell’aereo sono state girate quasi tutte a Gaeta. La chiesa monumentale dietro la quale passa l’aereo in fiamme è il tempio neogotico di San Francesco.
Le scene ferroviarie sulla linea verso la Svizzera sono state girate sulla linea Belluno-Calalzo nel tratto fra Castellavazzo e Calalzo-Pieve di Cadore-Cortina. La battaglia fra gli uomini di Ryan e i tedeschi si svolge nella galleria “Cidolo”, accanto al grande ponte sul torrente Boite.
Il ponte ferroviario usato nella scena finale del film dove Ryan viene assassinato dal colonnello Gortz mentre tenta di salire sul treno in corsa, è stato realizzato a El Chorro, vicino a Malaga, in Spagna.
Le locomotive a vapore usate nel film sono tre: una locomotiva gr 735 236 (usata da Ryan), una locomotiva gr 743 (usata dal colonnello Gortz), che viene poi camuffata in una locomotiva tedesca alla fine del film, e una locomotiva spagnola della RENFE (dato che lo scartamento ferroviario è più largo rispetto a quello europeo).
In una scena si vede il treno che costeggia la Basilica di San Pietro e sovrappassa un viadotto, composto da otto luci. Questa scena è stata realizzata sulla Ferrovia Vaticana a Roma.