Stasera in tv appuntamento con “Americans 1943 – 1945”
Napoli a stelle e strisce
Negli ultimi mesi si è con insistenza sostenuto sulla stampa e in televisione che gli americani e gli inglesi sono intervenuti in Iraq per esportare in quel paese – sia pure con le armi – la democrazia e la libertà, allo stesso identico modo con cui sessanta anni fa, durante la seconda guerra mondiale, avevano «liberato» l’Europa dall’oppressione nazi-fascista.
Per quanto riguarda il nostro paese in particolare, si può ricordare che gli anglo-americani, quando sbarcarono in Italia, insediarono un Governo Militare Alleato che rispondeva direttamente alle autorità militari, esattamente come è stato fatto in Iraq, fino a poche settimane fa, il che potrebbe far pensare ad una continuità di scopi e di metodi – almeno nelle intenzioni – tra i «liberatori» anglo-americani della Seconda guerra mondiale e i «volenterosi» aderenti alla coalizione diretta da Bush, impegnati oggi ad «esportare la democrazia» nel Medio Oriente.
Le analogie tra la situazione italiana del 1943-45 e quella irachena di oggi sono però solo apparenti, perché risultano profondamente diverse le caratteristiche dei due Paesi e le condizioni politiche.