Stasera in tv appuntamento con "A spasso con Daisy"
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Stasera in tv appuntamento con “A spasso con Daisy”

Un film da quattro Oscar

Stasera in tv appuntamento con "A spasso con Daisy"

Il film pluripremiato “A spasso con Daisy” di Bruce Beresford è proposto domenica 20 ottobre alle 21.10 su Rai Movie. Atlanta, Georgia, 1948. Gli Stati Uniti sono ancora pervasi dalle questioni razziali. La ricca ed eccentrica Daisy Werthan ha compiuto 72 anni e, a scapito della sua spiccata verve, non è più in grado di guidare la macchina: suo figlio Boolie le procura un autista, avvertendo l’uomo delle spigolosità di sua madre. Vinta l’iniziale diffidenza per Hoke, Daisy accetta il suo nuovo collaboratore. È l’inizio di un’amicizia destinata ad abbattere barriere sociali e razziali. Quattro Oscar, fra cui miglior film e miglior attrice protagonista per Jessica Tandy. Nel cast anche Morgan Freeman e Dan Aykroyd.

Bruce Beresford è nato a Sydney in Australia da Lona Warr e Leslie Beresford, commerciante di componenti elettrici. Frequentò le scuole superiori alla “The King’s School”, dove iniziò a dirigere i primi cortometraggi, il primo nel 1959. Si iscrisse successivamente all’Università di Sydney dove si laureò in filosofia nel 1964. Si trasferì nel 1965 a Londra in cerca di lavoro in ambito cinematografico, trovando impiego in un college femminile senza però ottenere particolare attenzione nella scena cinematografica britannica. Dopo aver lavorato due anni in Nigeria, tornò nel Regno Unito trovando lavoro al British Film Institutecome produttore di cortometraggi.[2]

Nel 1972 Beresford tornò in Australia per girare il suo primo lungometraggio, The Adventures of Barry McKenzie. Ottenne un buon successo al botteghino sia Australia sia in Inghilterra, tuttavia non essendo riuscito a ottenere il consenso della critica, faticò a trovare un’altra regia e riprese a insegnare. Il film ebbe un seguito, Barry McKenzie Holds His Own (1974), diretto dallo stesso Beresford. Nel 1975 diresse il suo primo film britannico Side by Side.
Beresford affermò che la sua carriera ebbe una svolta dopo che fu ingaggiato Phillip Adams per dirigere Don’s Party (1976).

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