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Il segreto di Darwin: l’esperimento dei ragazzi indigeni rapiti
Proprio quando il ventiduenne Darwin era appena rientrato dalla spedizione in Galles, l’Ammiragliato britannico aveva messo a punto una spedizione intorno al mondo della nave Beagle, agli ordini del comandante Robert Fitzroy. Come naturalista di bordo era già stato proposto il reverendo Leonard Jenyns, stimato entomologo, ma questi si era ritirato all’ultimo momento, ragion per cui Henslow, il 25 agosto 1831, scrisse a Darwin una lettera in cui gli proponeva di prendere il suo posto con queste parole:
«ho assicurato che tu sei la persona più adatta che io conosca, e questo non perché ti creda un naturalista rifinito, bensì perché ti ritengo altamente qualificato per raccogliere, osservare, descrivere tutto ciò che andrà descritto in materia di storia naturale. […] Inoltre, il capitano Fitzroy non accoglierebbe a bordo nessuno, per quanto ottimo scienziato, che non gli venga raccomandato anche come gentiluomo.»
Nello stesso periodo, l’astronomo George Peacock, cui lo stesso Henslow aveva consigliato il nome di Darwin in luogo di quello del reverendo Jenyns, scriveva a Darwin per consigliargli di accettare l’offerta, precisando che per la spedizione, in ragione della sua complessità, non era stato fissato alcun limite temporale.