Stasera in tv "Alla scoperta del ramo d'oro"
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Stasera in tv “Alla scoperta del ramo d’oro”

Dal “Capitalismo confuciano” alle leggi della fisica

Stasera in tv "Alla scoperta del ramo d'oro"

È il “Capitalismo confuciano”, l’espressione che molti economisti usano per parlare della particolare forma di capitalismo che si è sviluppata in Cina, il tema che apre la settimana di “Alla scoperta del ramo d’oro”, il programma di Rai Cultura in onda lunedì 13 novembre alle 15.50 su Rai 3 e alle 19.30 su Rai Storia. Ospite di Edoardo Camurri la professoressa Valeria Termini, docente di Economia politica all’Università Roma Tre. Questa forma peculiare e unica di capitalismo – che affonda le sue radici nella tradizione del Paese e si nutre dei principi etici e filosofici del pensiero confuciano – in pochi decenni ha trasformato la Cina e ha condotto un Paese povero e sostanzialmente rurale a diventare la seconda potenza economica mondiale, nonché uno dei paesi più avanzati sul piano tecnologico. Ora la Cina – che non ha ancora accompagnato questa evoluzione con altrettanti progressi sul piano della libertà, della democrazia e del rispetto dei diritti civili – deve fare i conti con il mercato globale e con le sfide di una complessa e delicata situazione geopolitica.

Martedì 14 novembre, Edoardo Camurri, con lo storico del Novecento Giovanni De Luna, parla delle grandi passioni politiche e della possibilità che la cittadinanza di una società, dove ormai sono crollate da tempo le ideologie novecentesche, possa incontrare quei grandi sistemi di pensiero, quelle potenti visioni del mondo che hanno raccolto intorno a un’idea milioni di persone e hanno determinato i grandi eventi storici del secolo scorso.

La settimana si chiude venerdì 17 novembre esplorando, con Ersilia Vaudo Scarpetta, astrofisica dell’Agenzia spaziale europea, l’ambizione dell’uomo di racchiudere il mondo e i suoi meccanismi in equazioni e regole capaci di spiegare le leggi universali della natura. Ci riuscì Newton, formulando la legge di gravitazione dei corpi, e poi Keplero, dando una forma precisa al moto dei pianeti.

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