Stasera in tv Alessandro Barbero racconta “1492”
L’anno che cambiò il mondo
La scoperta dell’America, ma non solo. Il professor Alessandro Barbero racconta la fine del Medioevo e l’inizio dell’età moderna in “1492”, lo Speciale da lui scritto con Davide Savelli per la regia di Graziano Conversano, che Rai Cultura propone lunedì 13 maggio alle 21.10 su Rai Storia. Con il contributo di “testimoni” dell’epoca – interpretati da attori – e “giocando” con le prime pagine di immaginari giornali dell’epoca, Barbero porta il pubblico alla scoperta di un anno eccezionale. Si parte dalla caduta della Granada islamica, momento conclusivo della Reconquista da parte dei re cattolici Isabella di Castiglia e Ferdinando d’Aragona, e dalle sue numerose conseguenze: l’espulsione degli ebrei, il rafforzamento dell’Inquisizione e il via libera alla spedizione di Cristoforo Colombo. Nel frattempo, in Italia, a Firenze, moriva Lorenzo de Medici, lasciando una situazione estremamente incerta, con un altro personaggio, come Girolamo Savonarola, in piena azione. E a Roma si spegneva Papa Innocenzo VIII, cui succederà il temutissimo cardinale spagnolo Rodrigo Borgia. Colombo e il suo equipaggio, intanto, salpano da Palos e navigano verso l’ignoto e, contemporaneamente, continua l’esodo drammatico degli ebrei dalla Spagna. Tutti personaggi ignari delle numerose “tempeste storico-politiche” che si preparano, come la calata in Italia di Carlo VIII, le successive guerre d’Italia, la Riforma protestante. Il racconto si conclude con il fatidico momento in cui Colombo “inciampa” nelle Americhe – che per lui sono la terra di Cipango, Asia – e al primo incontro con le popolazioni indigene. Da allora il mondo non sarà più lo stesso. Testimoni di tutto questo sono i personaggi, grandi e piccoli, ai quali danno voce gli attori di “1492”. Come Abraham Zacuto (Bruno Santini) astronomo, matematico e storico ebreo; i reali di Spagna Isabella di Castiglia e Ferdinando d’Aragona (Chiara Degani e Roberto Attias); l’inquisitore Tomàs de Torquemada (Daniele Aldrovandi); Beatriz Enriquez de Arana.