Stasera in TV: "Albrecht Dürer attraverso lo specchio". Il maestro dell'incisione Stasera in TV: "Albrecht Dürer attraverso lo specchio". Il maestro dell'incisione
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Stasera in TV: “Albrecht Dürer attraverso lo specchio”. Il maestro dell’incisione

Stasera in TV: "Albrecht Dürer attraverso lo specchio". Il maestro dell'incisione Stasera in TV: "Albrecht Dürer attraverso lo specchio". Il maestro dell'incisioneUn artista “moderno”, capace – cinquecento anni prima di Picasso, Dalì e Warhol – di mettersi al centro della scena per tutta la vita attraverso una serie eccezionale di autoritratti. È Albrecht Dürer, protagonista del documentario di Frédéric Ramade, prodotto da Morgane Production e Arte France “Albrecht Dürer, attraverso lo specchio”, in onda mercoledì 23 agosto alle 21.15 su Rai 5, per “Art Night” con Neri Marcorè.

Un racconto che parte da una domanda: come ha fatto questo figlio di un orafo di Norimberga a diventare il maestro per eccellenza della pittura tedesca e del suo Rinascimento? A tredici anni Dürer realizza il suo primo autoritratto. Lavora a punta d’argento, una tecnica terribilmente virtuosa che presuppone l’attesa che l’argento si ossidi affinché le linee diventino un disegno, come la foto che appare nel bagno di sviluppo, e non ammette pentimenti.

Da allora il suo destino di artista sembra segnato. Si indirizza immediatamente verso l’incisione, una tecnica inventata da poco, che lo interessa particolarmente perché può essere riprodotta e fatta viaggiare. E così lui e le sue opere viaggiano in un’Europa di fine Medioevo devastata da epidemie, turbolenze politiche e cambiamenti religiosi, dove Durer, grazie all’invenzione della stampa, riesce a farsi un nome e costruire una solida attività. Tanto più che “protegge” le sue produzioni da quelle dei suoi imitatori allegando il suo famoso monogramma AD, un vero e proprio logotipo ante litteram.

Dai musei municipali di Norimberga all’Albertina di Vienna, dall’Alte Pinakothek di Monaco all’Università di Zurigo, cinque grandi specialisti di Dürer commentano con passione l’opera la cui strana bellezza affascinava il suo tempo e perdura intatta.

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