Stasera in tv al via il ciclo "Il destino delle eroine"
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Stasera in tv al via il ciclo “Il destino delle eroine”

“Fedra – Ippolito portatore di corona”

Stasera in tv al via il ciclo "Il destino delle eroine"

Si apre con “Fedra – Ippolito portatore di corona” in onda sabato 10 agosto alle 21.15 prima visione su Rai 5, il ciclo teatrale “Il destino delle eroine”. Coraggiose, ribelli, libere: sono le eroine della tragedia greca che rivivono, interpretate da vibranti attrici dirette da importanti registi internazionali, sul suggestivo palcoscenico del Teatro Greco di Siracusa. La potenza senza tempo delle loro storie risuona nella contemporaneità, toccando i grandi temi dell’umano: vita, morte, destino, amore, maternità, guerra, libertà di scelta.
La dea dell’amore, Afrodite, apre la tragedia e la dea della caccia, Artemide, la conclude, ma al centro di “Ippolito portatore di corona” di Euripide (428 a. C.) non stanno gli dei, bensì la passione umana, assoluta, divorante di Fedra (Alessandra Salamida) per il figliastro, Ippolito. Fedra tace il proprio amore e si consuma, rivelandolo alla fine soltanto alla nutrice, la quale parla invano a Ippolito, furioso e sprezzante. Fedra si impicca, lasciando uno scritto in cui accusa il figliastro di stupro. Il marito, Teseo, provoca allora la morte di Ippolito, riabilitato in punto di morte dalla stessa Artemide.
Regia di Paul Curran e traduzione Nicola Crocetti. Riprese realizzate nell’ambito della 59° Stagione Teatro Greco di Siracusa. Regia televisiva di Marco Odetto, progetto editoriale di Felice Cappa, produttrice esecutiva Serena Semprini, cura di Giulia Morelli, programmista multimediale Matilde Pieraccini.
Questa Fedra di Euripide, non la versione dell’Ippolito velato, andata perduta, ma quella dell’Ippolito portatore di corona, nell’elegante regia di Paul Curran, inizia con la dea Afrotide di Ilaria Genatiempo, con allure e glamour da mannequin, cinta da un corpetto dorato come l’elmo da guerre stellari su una lunga gonna bianca, con spacco vertiginoso che si apre sino all’inguine quando scende gli scaloni del Teatro greco di Siracusa, evidenziando di spalle un lungo strascico di raso pure bianco.
Appuntamento imperdibile.

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