Stasera in tv a “Tango” i problemi del lavoro
Viaggio negli USA a pochi mesi dal voto, con Federico Rampini
A pochi giorni dal Primo Maggio e dal nuovo decreto del governo a “Tango”, il programma ideato e condotto da Luisella Costamagna e in onda lunedì 6 maggio alle 23.45 su Rai 2, si parlerà di lavoro, tra crisi aziendali, licenziamenti e salari troppo bassi. A discuterne lo storico e sociologo prof. Marco Revelli, la giornalista Sandra Amurri, lo chef e imprenditore della ristorazione Made in Italy Natale Giunta e la firma de La Verità Fabio Dragoni.
Poi il viaggio tra Stati Uniti, Medioriente e Africa con l’editorialista del Corriere della Sera e scrittore Federico Rampini. Infine, sul divano, Luisella Costamagna intervisterà Valeria Marini.
Per la pillola di scienza, il direttore del National Geographic e Le Scienze Marco Cattaneo parlerà dei nuovi allarmi sanitari legati alle zanzare: dalla malaria alla dengue.
E come sempre il “Cabaret Italia” di Francesco Pannofino e le incursioni di Saverio Raimondo.
Laureata in Filosofia con 110 e lode con una tesi su Alberto Savinio, è iscritta all’albo dei giornalisti professionisti dal 2000 dopo essere stata iscritta all’albo dei giornalisti pubblicisti dal 1995. La sua attività di giornalista televisiva inizia in una piccola televisione locale piemontese, Teletime, per cui conduce l’edizione quotidiana del telegiornale Tg Time. Nel 1996 inizia la sua collaborazione nei programmi di Michele Santoro, che la sceglie per la sua nuova trasmissione Moby Dick su Italia 1.
Per tre anni, cura i collegamenti in diretta dalla redazione telematica e realizza alcune inchieste di Moby’s, tra cui uno dei primi speciali sui serial killer. Nella stagione 1999-2000 conduce l’edizione serale di Studio Aperto, il telegiornale di Italia 1. L’anno successivo ritorna con Michele Santoro, questa volta in Rai, per i programmi Il raggio verde, Sciuscià e Sciuscià edizione straordinaria, dove cura in studio schede di approfondimento, interviste, sondaggi.
Appuntamento assolutamente da non perdere.