Stasera in tv a Speciale Tg1 “Broken Dream” di De Bertoldi
A due anni dalla morte dell’ambasciatore Luca Attanasio
Un uomo che aveva fiducia nell’uomo, capace di mettersi in gioco, pronto all’ascolto, competente, pieno di passione. Un uomo di pace che per il Congo sognava la pace, ma soprattutto una persona che spronava gli altri a “non smettere mai di sognare”: a tre anni dalla tragica morte di Luca Attanasio, l’ambasciatore italiano ucciso in un agguato in Congo, il 22 febbraio 2021, a Speciale Tg1 – in onda domenica 25 febbraio alle 23.40 su Rai 1 – il docu-film di Rai Documentari racconta la vita di un uomo straordinario, spezzata a soli 44 anni nell’attacco al convoglio del Programma alimentare mondiale in cui hanno perso la vita anche il carabiniere di scorta Vittorio Iacovacci e l’autista congolese Mustapha Milambo.
Il ritratto di Luca Attanasio attraverso lo sguardo e le parole di Zakia Sediki Attanasio, la moglie che, due anni dopo la tragedia, torna con le figlie a Kinshasa per riannodare i fili di una storia interrotta davvero troppo presto. E per continuare il lavoro iniziato insieme a Luca con la fondazione Mama Sofia che aiuta i bambini e le donne in difficoltà nella Repubblica Democratica del Congo. Il volto migliore dell’Italia che, per usare le parole della moglie, “continuerà a ispirare generazioni di diplomatici e persone di pace”. La Fondazione Mama Sofia nasce in Italia nel 2021 per volontà di Zakia Seddiki Attanasio, moglie dell’ambasciatore italiano Luca Attanasio morto in un attentato in Congo. La Fondazione, di cui Zakia Seddiki Attanasio è la Presidente, vuole tramandare il patrimonio di valori di pace, giustizia e solidarietà tra i popoli e l’eredità spirituale dell’ambasciatore attraverso attività culturali di interesse sociale ed opere di informazione, istruzione e formazione per una cultura dell’integrazione, della legalità e della non violenza. Nasce come Associazione umanitaria nel 2017 a Kinshasa, in Congo, per iniziativa di Zakia Seddiki Attanasio.