Stasera in TV: A “Sapiens – un solo pianeta” si parla di tecnobarocco – Su Rai3 Mario Tozzi illustra gli eccessi della tecnologia e il loro impatto ambientale
La tecnologia ha contribuito notevolmente all’uscita dalla pandemia Covid-19: autorespiratori, tamponi e nuovi medicinali, ma soprattutto i nuovi vaccini, elaborati in meno di un anno, preparati dovuti alla moderna scienza medica. Ma, a pensarci bene, i virus delle ultime pandemie sono stati “liberati” dalle attività di deforestazione dei sapiens, favorite dalla tecnologie moderne di disboscamento. E questa è una delle leggi della turbotecnologia: tecnologia che ripara i guasti di precedente tecnologia. Sabato 12 giugno, su Rai3 alle 21.20, la puntata “Tecnobarocco” sarà dedicata alla tecnologia e ai suoi eccessi frutto di uno sviluppo portentoso, compiuto in poco meno di 10.000 anni, che ha stravolto per sempre il pianeta e il nostro modo di vivere. In particolare la tecnologia elettronica, portatile e digitale, raccontata attraverso la docufiction di una delle più grandi sfide tecnologiche e umane del nostro tempo, quella tra Bill Gates e Steve Jobs le cui intuizioni oggi rendono la nostra vita molto più facile di quella degli antichi. Quello che Mario Tozzi porterà avanti è un approccio critico, una provocazione sulla cosiddetta turbo-tecnologia, quella che cresce a dismisura autoalimentandosi in maniera indipendente dalle reali esigenze e che non si lega ad altro che ai profitti che può generare. Dalle grandi dune di Piscinas e dal parco minerario di Montevecchio in Sardegna verranno ripercorse le tappe fondamentali dell’evoluzione tecnologica e le sue deviazioni: dai primi artefatti alla ruota, dall’aratro al forno, dal telaio al mulino, dal vapore alla rivoluzione industriale, fino all’esplosione delle macchine nel Novecento. E poi il nucleare, la rivoluzione digitale e l’intelligenza artificiale. Finale insolito per questa puntata di Sapiens che vedrà protagonista il cantautore Lorenzo Baglioni, che canterà in coppia con Mario Tozzi. La loro canzone racconta la storia d’amore tra una tartaruga e un reggi-lattine di plastica.