Stasera in tv a “PresaDiretta”, cittadinanza all’italiana
In “Aspettando PresaDiretta” la piaga dei femminicidi

Un viaggio di “PresaDiretta” tra le richieste di cittadinanza in Italia e in Brasile. Tra le storie dei discendenti di italiani emigrati dopo l’Unità d’Italia che oggi chiedono di diventare cittadini italiani e il percorso a ostacoli che affrontano i tanti migranti che vivono in Italia da decenni e i loro figli nati qui. Tra ius soli, ius scholae, ius sportivo e ius sanguinis che fanno discutere la maggioranza. Aspettando PresaDiretta, nella preima parte della serata racconta le storie delle ragazze, sempre più giovani, vittime della violenza di fidanzati ed ex compagni. E a che punto sono la legge e le iniziative per introdurre nelle scuole l’insegnamento all’affettività? In primo piano, le storie di Aurora, Sara e Giulia, uccise dai loro partner. Giovani, giovanissime vittime della violenza psicologica e fisica, della cultura del possesso, della necessità del controllo che purtroppo caratterizzano molte relazioni. Un viaggio di Riccardo Iacona nei centri di ascolto, dove gli operatori insegnano a riconoscere le radici della cultura patriarcale e le interviste a genitori straordinari come Tina Raccuia e Gino Cecchettin, impegnati a promuovere l’educazione alla relazione tra i più giovani. Con i riflettori accesi sulla battaglia politica attorno all’insegnamento all’affettività nelle scuole. In studio con Riccardo Iacona: Alberto Pellai, psicoterapeuta dell’età evolutiva e ricercatore presso il Dipartimento di Scienze biomediche dell’Università degli Studi di Milano.
Poi, la puntata “Cittadinanza all’italiana”. Ci sono stranieri che vivono in Italia da tanti anni, o che ci sono nati, che parlano l’italiano e pagano le tasse.