Stasera in tv a “Caro Marziano” la famiglia Ariston
Tra ricordi e segreti del celebre teatro
Ci sono luoghi che sono come degli scrigni magici, e il Teatro Ariston è indubbiamente uno di questi: ha ospitato spettacoli, convegni di premi Nobel e persino incontri di boxe, ma soprattutto è diventato dal 1977 il palco più importante d’Italia, quello del Festival della Canzone Italiana di Sanremo. Cosa racconterebbe se potesse parlare? Una voce, il Teatro Ariston, ce l’ha, ed è quella dei suoi proprietari: Walter Vacchino e la sorella Carla, che raccontano a Pif tutti i segreti del luogo che fa da cornice al celebre Festival nell’appuntamento con “Caro Marziano” in onda lunedì 12 febbraio alle 20.20 su Rai 3.
Il teatro Ariston (dal greco ἄριστον, migliore o eccellente) della città di Sanremo (IM) è uno dei più noti cinema-teatro d’Italia.
Negli anni quaranta il commendatore Aristide Vacchino decise di acquistare il terreno sul quale sarebbe sorto il teatro. I lavori di costruzione iniziarono nel 1953 e nel 1963 nacque il teatro Ariston: una struttura immensa e maestosa, stupefacente per la tecnologia adottata all’epoca per la realizzazione.
Normalmente usato come cinema e per spettacoli teatrali di vario genere, è diventato famoso al pubblico in tutta Italia perché dal 1977 ospita annualmente il Festival della Canzone Italiana, comunemente noto come Festival di Sanremo, nato nel 1951 e che in precedenza si teneva nel salone delle Feste del Casinò Municipale della città dei fiori. Soltanto nel 1990 il festival venne svolto in un’altra sede (nel nuovo mercato dei Fiori situato in Valle Armea, in frazione Bussana), in occasione della quarantesima edizione, per la maggiore capienza dei locali e per lavori di restauro e ampliamento in corso all’interno dell’Ariston, che in quell’occasione ospitò ugualmente altre manifestazioni, sempre legate alla rassegna canora.
Oltre al Festival, all’Ariston si tiene ogni anno anche il Premio Tenco; fino al 2014 ha ospitato anche il Premio regia televisiva.