Stasera in tv "999. Le ragazze dimenticate di Auschwitz"
 | 

Stasera in tv “999. Le ragazze dimenticate di Auschwitz”

La prima deportazione

Stasera in tv "999. Le ragazze dimenticate di Auschwitz"
Nel marzo 1942, circa mille giovani donne ebree slovacche, per lo più adolescenti, a cui il governo aveva detto che stavano per intraprendere un incarico di volontariato, furono invece deportate illegalmente ad Auschwitz, su quello che fu il primo trasporto ebraico verso il campo di sterminio nazista. Heather Dune Macadam ha adattato il suo libro “999” in un potente speciale che fa luce su una straziante storia vera. È “999. Le ragazze dimenticate di Auschwitz”, che Rai Cultura propone lunedì 27 gennaio alle 21.10 in prima visione su Rai Storia in occasione del Giorno della Memoria, introdotto e contestualizzato dal professor David Bidussa. Invece di concentrarsi strettamente sulla sofferenza e sulla morte vissute dalla maggior parte delle ragazze, Macadam racconta le storie di un piccolo gruppo sopravvissuto contro ogni previsione, anche in condizioni inimmaginabili che durarono più di tre anni.
Vittime della persecuzione e dello sterminio nazisti furono sia gli uomini che le donne di etnia ebraica. Tuttavia, le donne – sia ebree che non-ebree – furono spesso soggette ad una persecuzione eccezionalmente brutale da parte del regime. L’ideologia nazista prese di mira anche le donne Rom(Zingare), quelle di nazionalità polacca e quelle che avevano difetti fisici o mentali e che vivevano negli istituti.
Interi campi, così come speciali aree all’interno di altri campi di concentramento, furono destinati specificatamente alle donne. Nel maggio del 1939, i Nazisti aprirono il più grande campo di concentramento esclusivamente femminile, quello di Ravensbrück, dove più di 100.000 donne vi furono incarcerate tra la sua apertura e il momento in cui le truppe sovietiche lo liberarono, nel 1945. Un campo femminile fu costituito anche ad Auschwitz-Birkenau nel 1942 (conosciuto anche come Auschwitz II), per incarcerare principalmente le donne; tra le prime ad esservi rinchiuse furono proprio prigioniere provenienti da Ravensbrück. Analogamente, una zona femminile venne creata a Bergen-Belsen nel 1944.
Appuntamento da non perdere.

Autore

Articoli simili

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *