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1874: la nascita dell’Impressionismo
Il gruppo degli impressionisti si formó nel 1860. Dopo aver provocato scandali e subìto rifiuti dal Salon, i giovani artisti decisero di unire le forze per organizzare mostre indipendenti. Quest’idea si materializzò nel 1874, in una mostra a Parigi, in cui vennero riunite molte opere. Il termine “impressionismo” nacque da un’affermazione del critico d’arte Louis Leroy a proposito dell’opera di Claude Monet – Impressione, levar del sole – del 1872. Il critico non apprezzò l’opera esposta perché gli dava un senso di incompiutezza e la definì un’impressione. Gli impressionisti subirono delle critiche da parte della stampa e del pubblico, ma successivamente ricevettero il sostegno dei collezionisti, che permise loro di realizzare le prime mostre.
L’impressionismo iniziò ad essere accettato a partire dal 1880, grazie al sostegno del governo. Il mercante Paul Durand-Ruel svolse un ruolo cruciale nel sostegno e nella diffusione dell’Impressionismo. Dal 1886, grazie alla pittrice Mary Cassatt, le opere impressioniste fecero il loro ingresso negli Stati Uniti dove ottennero successo, portando allo sviluppo di scuole impressioniste fuori dalla Francia. Gli anni 1890 videro la dispersione del gruppo.
Sia prima, sia dopo che Louis Leroy coniasse il termine “impressionismo” nel 1874, il movimento ebbe diverse denominazioni. Gli artisti vennero dapprima considerati come realisti in continuità con Courbet, poi come naturalisti.