Stasera in tv “5000 anni e più. La storia dell’umanità”
Tre maestri a Roma. Leonardo, Michelangelo, Raffaello
Giulio II, al secolo Giuliano Della Rovere, fu un pontefice estremamente energico, che riprese con forza e determinazione i progetti di Renovatio dell’Urbe, sia sul piano monumentale che politico, nell’obiettivo di restituire a Roma e all’autorità papale la grandezza del passato imperiale. Se il suo pontificato viene definito disastroso dal punto di vista politico e finanziario, il suo intuito fu infallibile nella scelta degli artisti che meglio potessero attuare la vastità e l’audacia dei suoi propositi, e la sua figura è oggi ricordata soprattutto per i traguardi artistici.
Nipote di papa Sisto IV, che per lui fu sempre un importante modello, sin da cardinale Giuliano era stato un committente intelligente e la sua esperienza diretta come legato ad Avignone gli aveva fatto scoprire come la residenza papale in terra di Francia fosse ben più splendida e grandiosa di quella romana.
La sua volontà di ferro perseguì il mito della restauratio imperii, intrecciando saldamente politica e arte, e avvalendosi dei più grandi artisti viventi, come Bramante, Michelangelo e Raffaello.