Stasera in tv “5000 anni e più. La storia dell’umanità”
L’assedio di Rodi e l’Egitto svelato
A seguire, “5000 anni e più. La lunga storia dell’umanità” ripercorre l’impresa leggendaria di Jean-François Champollion e la sua decifrazione dell’antico codice geroglifico che ha restituito le parole a una civiltà millenaria e misteriosa. Ma dietro quell’impresa c’era un fratello di cui si sa poco e che ha reso tutto possibile. La nuova corrispondenza scoperta tra Jean-François Champollion e suo fratello Jacques-Joseph permette ora di comprendere appieno come un giovane genio autodidatta sia stato in grado di fare una delle scoperte più importanti del XIX secolo. Senza l’instancabile sostegno e l’astuzia del fratello maggiore, Jean-François non sarebbe mai riuscito a risolvere questo ardente enigma internazionale.
Jean-François Champollion, grazie a una memoria fuori dal comune, all’età di cinque anni, riuscì ad associare la scrittura stampata alle parole, imparando così a leggere da solo. Studiò, prima a Figeac e poi a Grenoble, il latino, il greco, l’ebraico; apprese anche l’arabo e l’aramaico grazie all’aiuto del fratello maggiore, Jacques-Joseph (1778-1867), che gli procurava i testi.
A diciassette anni lesse dinanzi all’Accademia di Grenoble la prefazione del suo L’Egitto sotto i faraoni, ove sosteneva che il copto derivasse dall’antica lingua egiziana; ciò gli valse l’elezione all’unanimità come membro dell’Accademia stessa.