Stasera in tv “5000 anni e più. La storia dell’umanità”
Odissea. Atto finale, il ritorno
Dopo dieci anni di vagabondaggio in mare, Ulisse ritrova la sua famiglia e il suo regno. Si conclude qui anche il viaggio nell’Odissea di “5000 anni e più. La lunga storia dell’umanità”, in onda martedì 26 marzo alle 21.40 su Rai Storia. Gli ultimi 12 libri dell’Odissea descrivono ciò che accadde quando fece finalmente ritorno a Itaca, il ritorno ai suoi cari e la sanguinosa vendetta che egli compie per riconquistare il suo trono. Raccontano una storia complessa di tradimento, lealtà, astuzia e forza. Una folla di giovani aveva invaso il palazzo reale, saccheggiato i suoi magazzini e corteggiato la sua regina, Penelope, nel tentativo di impadronirsi della corona. L’astuzia con cui Penelope resiste ai pretendenti che hanno invaso il palazzo durante l’assenza di Ulisse rivela non solo la sua incrollabile lealtà, ma anche il suo ruolo centrale nell’intera narrazione. A introdurre la puntata con Giorgio Zanchini in studio, Massimo Cultraro, docente di Preistoria e Archeologia Egea all’Università di Palermo.
Nel libro undicesimo dell’Odissea, l’indovino Tiresia predice il futuro del re itacese: infatti gli profetizza una morte “Ex halos” (l’espressione significa letteralmente fuori/dal sale, ma questo termine in poesia, se al femminile, può significare anche mare), che vuol dire “dal mare” o “lontano dal mare”. Una volta uccisi i Proci, ripartirà verso terre lontane, ai confini del regno di Poseidone, ossia oltre le Colonne d’Ercole. Giungerà a una terra dove non si conoscono il mare e le navi e dove non si condiscono i cibi con il sale. Quando un viandante scambierà il remo di Ulisse per un ventilabro (strumento agricolo consistente in una pala di legno con cui si ventilava il grano sull’aia, allo scopo di separarlo dalla pula) potrà fermarsi, piantare il remo e offrire sacrifici a Poseidone. Tornerà quindi a Itaca.
Appuntamento da non perdere.