Stasera in TV: "1940: l'Italia in guerra" - Su Rai Storia (canale 54) l'ingresso nel conflitto Stasera in TV: "1940: l'Italia in guerra" - Su Rai Storia (canale 54) l'ingresso nel conflitto
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Stasera in TV: “1940: l’Italia in guerra” – Su Rai Storia (canale 54) l’ingresso nel conflitto

Stasera in TV: "1940: l'Italia in guerra" - Su Rai Storia (canale 54) l'ingresso nel conflitto Stasera in TV: "1940: l'Italia in guerra" - Su Rai Storia (canale 54) l'ingresso nel conflittoIl 10 giugno del 1940 è una data fatidica della nostra storia nel Novecento: l’Italia dichiara guerra alla Francia e alla Gran Bretagna ed entra nel secondo conflitto mondiale. La serie in tre puntate “1940: l’Italia in guerra”, in onda a partire da mercoledì 9 giugno alle 21.10 su Rai Storia, si propone di ripercorrere le vicende politiche e belliche che dal Patto d’Acciaio con la Germania del maggio 1939, arrivando fino alla disastrosa la guerra combattuta contro la Grecia tra la fine del 1940 e l’inizio del 1941. Il racconto si svolge sulla base di documenti diplomatici custoditi presso il Ministero degli Affari Esteri, attraverso i diari e le testimonianze dei protagonisti di quei drammatici anni, le preziose Teche Rai e i contributi di importanti storici italiani e stranieri. La prima puntata si occupa delle relazioni tra Italia e Germania prima e dopo l’inizio della guerra – come l’invasione tedesca della Polonia, del 1° settembre 1939 – della “strana guerra” (sui fronti non si combatte per molti mesi) e del cosiddetto periodo di “non belligeranza” del nostro Paese. Questo si conclude, dopo alterne e complicate vicende politico-diplomatiche, il 10 giugno 1940 con la famosa “ora delle decisioni irrevocabili”, quella della Dichiarazione di guerra di Mussolini, da Palazzo Venezia a Roma, contro le “democrazie plutocratiche” di Francia e Gran Bretagna. In una “guerra totale”, per terra, mare e cielo, che coinvolgerà anche le città e i civili, l’Italia si è schierata a fianco del Terzo Reich, ma intende perseguire una “guerra parallela” rispetto a quella della Germania.

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