Stasera in TV: "1938. Quando scoprimmo di non essere più italiani". Le Leggi razziali in "Documentari d'autore" di Rai Storia (canale 54) Stasera in TV: "1938. Quando scoprimmo di non essere più italiani". Le Leggi razziali in "Documentari d'autore" di Rai Storia (canale 54)
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Stasera in TV: “1938. Quando scoprimmo di non essere più italiani”. Le Leggi razziali in “Documentari d’autore” di Rai Storia (canale 54)

Stasera in TV: "1938. Quando scoprimmo di non essere più italiani". Le Leggi razziali in "Documentari d'autore" di Rai Storia (canale 54) Stasera in TV: "1938. Quando scoprimmo di non essere più italiani". Le Leggi razziali in "Documentari d'autore" di Rai Storia (canale 54)Il 5 settembre 1938 vengono pubblicate, in Italia, le cosiddette “Leggi razziali”, la legislazione antisemita: una pagina tragica e vergognosa che Rai Cultura, alla vigilia della ricorrenza, rilegge in “1938. Quando scoprimmo di non essere più italiani”, in onda sabato 4 settembre alle 22.50 su Rai Storia per il ciclo “Documentari d’autore”. In primo piano, le vicende degli italiani, ebrei e non ebrei, durante il periodo che va dalla pubblicazione delle leggi alla deportazione degli ebrei dall’Italia tra il 1943 e il 1945. Il documentario propone punti di vista a volte contrapposti, per spiegare cosa significarono concretamente, nella vita di tutti i giorni, le leggi razziali. A parlare, non sono solo i perseguitati, ma anche i persecutori e gli altri testimoni, quella stragrande maggioranza di italiani che non aderirono all’applicazione delle leggi razziali, ma neanche si opposero. Le vicende degli anni 1938-1945, in particolare, vengono raccontate attraverso le storie esemplari di cinque personaggi e delle loro famiglie.

Al tema dell’approvazione delle leggi razziali è dedicato anche l’appuntamento con “Passato e Presente”, in onda alle 20.30, sempre su Rai Storia. Paolo Mieli e il professor Emilio Gentile rileggono quegli undici provvedimenti, tra atti e decreti regi, che segnano l’avvio della discriminazione degli ebrei nella società italiana: dall’espulsione dei bambini dalle scuole ai licenziamenti nella pubblica amministrazione, alla pesante limitazione dei loro diritti.

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