Stasera in tv “’14-’18. Grande Guerra cento anni dopo”
Come finisce sul fronte occidentale
La richiesta da parte francese di personale militare supplementare era stata inoltrata all’Italia già nel 1915, appena questa era entrata in guerra contro la Germania, dichiarandosi nel 1916 disposta a fornire in cambio equipaggiamenti militari. Tuttavia nei primi due anni di guerra le truppe italiane erano impegnate in massa sul fronte dell’Isonzo.
Solo nel 1917 venne avanzata una richiesta ufficiale al Governo italiano ed al Capo di stato maggiore del Regio Esercito. Dopo la battaglia di Caporetto, nel dicembre 1917 fu però la Francia a inviare in Italia sei divisioni Oer permettere al Regio Esercito di riorganizzarsi sulla linea del Piave e queste truppe dovevano essere in qualche modo rimpiazzate.
Tra agosto e dicembre 1917 gli italiani inviarono 1.000 genieri, un paio di migliaia di lavoratori militarizzati ed altre piccole unità specializzate non combattenti.
Il 13 gennaio 1918 venne infine raggiunto un accordo verbale, ratificato il 19 gennaio a Roma, per l’invio in Francia di un contingente di 60.000 soldati italiani da impiegare come truppe ausiliarie nella realizzazione e manutenzione di apprestamenti difensivi. L’accordo prevedeva che queste Truppe ausiliare italiane fossero per due terzi prelevate tra militari non idonei alle strenue fatiche di guerra.