Stasera in scena "GiOtto" a Trieste: Giuseppe Provinzano racconta la tragedia che vent'anni fa esatti sconvolse il mondo Stasera in scena "GiOtto" a Trieste: Giuseppe Provinzano racconta la tragedia che vent'anni fa esatti sconvolse il mondo
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Stasera in scena “GiOtto” a Trieste: Giuseppe Provinzano racconta la tragedia che vent’anni fa esatti sconvolse il mondo

Stasera in scena "GiOtto" a Trieste: Giuseppe Provinzano racconta la tragedia che vent'anni fa esatti sconvolse il mondo Stasera in scena "GiOtto" a Trieste: Giuseppe Provinzano racconta la tragedia che vent'anni fa esatti sconvolse il mondoA 20 anni esatti dai fatti del G8, a 20 anni dall’assassinio di Carlo Giuliani e dalle atrocità della Diaz, Giuseppe Provinzano riporta in scena, giovedì 22 luglio (ore 21.00) al Teatro dei Fabbri a Trieste, per la sesta edizione di FESTIL_Festival estivo del Litorale, diretto da Alessandro Gilleri, Tommaso Tuzzoli, e Katja Pegan, “GiOtto”, lo spettacolo sui fatti di Genova che avvennero contestualmente allo svolgimento della riunione del G8 e per cui il critico teatrale italiano più influente della seconda metà del Novecento, Franco Quadri, scrisse: «una ricostruzione vera e paradossale dell’assurdità colpevole in cui viviamo. Da vedere assolutamente».

Nel luglio del 2001 a Genova si sono consumati degli eventi di una tragicità epocale, tali da riuscire ad annoverare Genova alla stessa stregua di grandi città palcoscenico di tragedie. E così Provinzano scelse di raccontarla, per la prima volta, nel 2008: come se ogni fatto fosse un tassello di un’unica tragedia. Un ragazzo morto che può assurgere a eroe e/o vittima, un altro, assassino, candidato ad anti-eroe e/o vittima, “8 re” che malgrado tutto hanno passato un bel weekend, il loro esercito che, impavido, ha seminato il terrore tra le folle, 500 mila persone che hanno gridato in “coro”.

Scrive Provinzano: «Penso a una Genova che come Tebe, come Troia, possa diventare il luogo di una storia che resti nella memoria, luogo del mito e della sua tragedia. Ma questa tragedia oggi non si può rappresentare. Forse potremo farlo tra 100\1000 anni, quando questa memoria sarà divenuta tale: essa non è rappresentabile per il semplice motivo che i fatti in questione non hanno ancora assunto valore di Storia avendo ancora valenza di Cronaca, perché nuovi risvolti emergono quotidianamente delineando nuovi elementi per una drammaturgia, perché i Protagonisti non sono ancora dei Personaggi in quanto ancora Persone. Questa città e la storia\cronaca di quei giorni vivono così questo parossismo tra urgenza di racconto e irrappresentabilità del tutto. Ma questa storia va raccontata. Ne ha tutto il diritto. Ne abbiamo tutto il dovere».

giovedì 22 luglio, ore 21.00 | Trieste, Teatro dei Fabbri

GiOTTO – Studio per una tragedia
progetto “Un bivio lungo 20 anni”
di e con Giuseppe Provinzano
produzione Babel

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