Stasera in Radio: Il teatro di Radio3 presenta “Dall’altra parte | 2+2=?” – Il lavoro “prenatale” dei Putéca Celidònia
Tre gemelli eterozigoti nell’utero materno. Sono appena stati concepiti e sono convinti di essere tre geni, ma sono anche consapevoli che, come asseriscono le teorie scientifiche, con l’avvicinarsi del parto perderanno gradualmente neuroni, fino a raggiungere la totale incoscienza natale. Nascono sfide e competizioni interrotte da potenti scosse esterne che scandiscono il passaggio del tempo. Ad ogni sussulto qualcosa cambia: la loro postura, le loro capacità intellettive. Le loro abilità vanno scemando. Il gioco diventa sempre più infantile, il loro linguaggio meno attento e consapevole. Ma alla quarta scossa qualcosa non va come dovrebbe. Uno studio di Marian Diamond, neuroscienziata e professoressa della University of California, dimostra che il 50/75% dei neuroni viene perso durante lo sviluppo pre-natale e altri neuroni si continuano a perdere lungo tutto l’arco della vita.
Partendo da questo studio scientifico, “Dall’altra parte | 2+2=?” immagina che l’atto del concepimento sia il culmine della nostra genialità, mentre tutto poi va scemando, anche durante la gestazione. Il lavoro, dunque, si basa su un’idea di regressione del linguaggio, dei corpi e delle coscienze. L’attesa, talvolta snervante, è il motore della dinamica. Che vuol dire essere costretti a condividere uno spazio così ridotto con due sconosciuti che, solo poi, identificheremo come fratelli? In questo adattamento radiofonico, realizzato per Radio3, che andrà in onda domenica 16 maggio alle ore 22.30, la dimensione del ventre materno diventa uno spazio sonoro particolarmente suggestivo, con le voci delle tre creature e quelle che giungono dall’estero, mescolate ai suoni e ai rumori di quel microcosmo così limitato ma ricco di vita. Il progetto è dei Putéca Celidònia, una delle nuove formazioni più interessanti della scena italiana del momento, che ha vinto il premio per le giovani realtà del teatro a Udine nel 2019 e il premio dell’Associazione dei Critici Teatrali nel 2020. Lo spettacolo ha debuttato nella scorsa edizione del Napoli Teatro Festival. Con Clara Bocchino, Emanuele D’Errico, Dario Rea, Francesco Roccasecca e la regia di Emanuele D’Errico