Stasera grande appuntamento: La Scala celebra Puccini
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Stasera grande appuntamento: La Scala celebra Puccini

Con le voci di Netrebko, Sicilia, Kaufmann, Ganci e James Vaughan al piano

Stasera grande appuntamento: La Scala celebra Puccini
Anna Netrebko e Mariangela Sicilia; Jonas Kaufmann e Luciano Ganci. Quattro grandi voci, accompagnate al pianoforte da James Vaughan, per celebrare Giacomo Puccini al Teatro alla Scala, nel centesimo anniversario della scomparsa del compositore. È il concerto che Rai Cultura ha registrato pochi giorni fa, il giorno della morte di Puccini, e che propone in prima Tv giovedì 5 dicembre alle 21.15 su Rai 5.
La serata si apre con “Addio mio dolce amor”, l’aria di Fidelia dal terzo atto di Edgar, opera nata proprio alla Scala nel 1891 e interpretata dal soprano Mariangela Sicilia. Si prosegue con “Torna ai felici dì”, da Le Villi, opera d’esordio di Puccini cantata dal tenore Luciano Ganci. Dopo questa introduzione dedicata ai primi lavori del compositore, si entra nel vivo con celebri pagine dai suoi più noti capolavori: da La bohème Mariangela Sicilia canta prima “Si. Mi chiamano Mimì”, e poi insieme al tenore Jonas Kaufmann il duetto “O soave fanciulla”. Luciano Ganci propone “Addio fiorito asil” da Madama Butterfly e Mariangela Sicilia torna sul palco per cantare “Chi il bel sogno di Doretta”, l’aria di Magda da La rondine, opera che il soprano ha recentemente interpretato alla Scala sotto la bacchetta del Direttore musicale Riccardo Chailly. Jonas Kaufmann propone “Ch’ella mi creda” da La fanciulla del West, Mariangela Sicilia “Oh mio babbino caro” da Gianni Schicchi. Il celebre soprano Anna Netrebko, che alla Scala è stata recentemente un’applauditissima Turandot e che sarà protagonista de La forza del destino di Verdi il prossimo 7 dicembre in diretta su Rai1, entra in scena per cantare l’intero quarto atto dalla Manon Lescaut insieme a Kaufmann. A Mariangela Sicilia sono affidate “Tanto amore segreto” e “Tu che di gel sei cinta”, l’ultima pagina composta da Puccini per Turandot.

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