Stasera grande appuntamento con “Invito a una sparatoria”
Yul Brinner, pistolero dal cuore tenero
Alla fine della Guerra di secessione, il giovane Matt Weaver reduce dell’esercito sudista, torna alla sua fattoria, dove lo aspettano una serie di brutte sorprese: il ranch è stato confiscato da Sam Brewster, un banchiere che spadroneggia nella cittadina, e la sua fidanzata ha sposato un altro. Matt si riprende il ranch, uccidendone il proprietario: per sbarazzarsi di lui, Brewster assolda un pistolero, il creolo D’Estaing, che si rivelerà personaggio più controverso di quanto atteso. Il magnetismo di Yul Brynner domina questo western atipico, segnato da una movimentazione psicologica e un ritmo del tutto originale per l’epoca (il film è del ’64, lo stesso anno in cui Sergio Leone faceva uscire “Per un pugno di dollari”). Nel cast anche George Segal, Brad Dexter, Janice Rule.
Sussistono dubbi sulla veridicità di quanto dichiarato da Brynner sul proprio anno di nascita: in primis perché su varie biografie sono attestati anche il 1912 e il 1920, in secondo luogo perché proprio quest’ultima data è riportata sulla sua tomba, che comunque non necessariamente costituisce prova definitiva. A ciò va aggiunto che in una biografia dell’attore pubblicata nel 2006, intitolata Empire and Odyssey: The Brynners in Far East Russia and Beyond, il figlio Yul Brynner II (“Rock” Brynner) smentisce le date dichiarate dal padre. I motivi per cui l’attore abbia dato informazioni inesatte non sono chiari.
Nel 1927, dopo la separazione dal marito, la madre di Brynner si trasferì prima a Harbin(Cina), poi nel 1933 a Parigi. Qui Brynner esercitò vari mestieri, tra cui il chitarrista nei locali notturni parigini e il trapezista nel “Cirque d’Hiver”.
Appuntamento assolutamente imperdibile.