Stasera appuntamento con Il racconto della TV
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Stasera appuntamento con Il racconto della TV

I primi mesi del 1964 sul piccolo schermo

Stasera appuntamento con Il racconto della TV
I primi quattro mesi del 1964, attraverso immagini rare del Telegiornale, dei programmi di approfondimento giornalistico e delle trasmissioni di intrattenimento, visti dagli italiani in quel periodo. Li propone “Il racconto della TV”, in onda martedì 3 dicembre alle 22 in prima visione su Rai Storia. Tra gli eventi degni di nota, il programma racconta il primo viaggio di un papa in volo aereo, compiuto tra il 4 e il 6 gennaio da Paolo VI in Terra Santa; la campagna del nuovo vaccino contro la poliomielite in Italia; e alcuni eventi canori che hanno avuto risonanza in Tv: il ritorno sugli schermi Rai di Mina, dopo la tumultuosa relazione con Corrado Pani, dal quale ebbe un figlio fuori dal matrimonio; l’ascesa di Bobby Solo e degli altri cantanti minorenni, suggellata dalla vittoria di Gigliola Cinquetti a Sanremo e all’Eurovision Song  Contest. Inoltre, il grande successo popolare dello sceneggiato “La cittadella”, raccontato in prima persona da una dei protagonisti, l’attrice Laura Efrikian.

In Italia i primi studi e le prime trasmissioni televisive furono effettuati a partire dal 1934, quindi durante il regime fascista, a Torino, città che già ospitava il Centro di Direzione dell’EIAR (Ente Italiano Audizioni Radiofoniche), organismo concessionario delle trasmissioni radiofoniche italiane, presso i locali del Teatro di Torino, attiguo alla sede storica di Via Verdi. Successivamente l’EIAR stabilirà una sede a Roma, nel quartiere Prati, dove realizzerà la storica sede di Via Asiago 10.

Il Regio Decreto legge 26 settembre 1935, n. 1829 – convertito nella legge 9 gennaio 1936, n. 177 – stabilì il passaggio dei programmi dell’EIAR sotto il controllo del Ministero della Stampa e Propaganda del governo Mussolini. Il testo unico di cui al R.D. 27 febbraio 1936, n. 645 (“Approvazione del codice postale e delle telecomunicazioni”) ribadì il principio, stabilito fin dal 1910, della riserva statale per l’esercizio di attività di tipo radiotelegrafico e anche radioelettrico.

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