Stasera a "Un giorno in pretura" il caso Pizzicolo
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Stasera a “Un giorno in pretura” il caso Pizzicolo

L’omicidio di Lavinia Aiolaiei e la decisione sulla conferma dell’ergastolo

Stasera a "Un giorno in pretura" il caso Pizzicolo
La Corte d’Assise di Appello di Milano deve decidere se confermare la condanna all’ergastolo per Andrea Pizzocolo per l’omicidio di una giovanissima ragazza rumena, Lavinia Aiolaiei, strangolata nel settembre del 2013 in un Motel in provincia di Varese con delle fascette da elettricista. Questo è il caso al centro della puntata di “Un giorno in pretura” in onda sabato 30 novembre alle 23.55 su Rai 3.  Il ragioniere di Arese aveva poi abusato del cadavere, riprendendo tutto con le sue microtelecamere. L’imputato ha sempre sostenuto di essere una persona non violenta e di non ricordare nulla di quella notte a causa dele numerose droghe che aveva assunto. Ma per l’accusa, la tesi di Pizzocolo non è altro che un’astuzia difensiva, con la quale tenta oggi di ridimensionare un omicidio brutale e premeditato.

La trasmissione è l’evoluzione del programma In Pretura, ideato e curato da Nini Perno e Celestino Spada con la collaborazione di Roberta Petrelluzzi, andato in onda per due edizioni, dal 20 novembre 1985 al 27 febbraio 1987, al mercoledì e successivamente al venerdì, alle 19:35 su Rai 3.

Nelle sue prime edizioni Un giorno in pretura, condotto da Roberta Petrelluzzi e Nini Perno, veniva trasmesso in prima serata ed era molto più incentrato sull’intrattenimento: a parte rari casi in cui trattava un processo per omicidio, la trasmissione prendeva prevalentemente in esame solo processi della cosiddetta giustizia «minore», quali casi gravi di ubriachezza molesta, furti, ricettazioni, rapine, borseggi, risse, liti condominiali, favoreggiamento della prostituzione, maltrattamenti in famiglia, sgarbi tra colleghi di lavoro, controversie legate ad un’eredità o a cause di separazione tra coniugi, guida in stato d’ebbrezza, oltraggi a pubblici ufficiali, possesso e spaccio di droga, atti osceni in luogo pubblico, violazioni di domicilio il tutto per rendere più chiaro ai telespettatori il funzionamento e l’andamento della giustizia italiana.

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