Stasera “5000 anni e più. La lunga storia dell’umanità”
La regina Elisabetta I
Elisabetta salì al trono di una nazione profondamente divisa dopo la morte dei suoi fratelli Edoardo e Maria e – nonostante fosse una regina protestante – permise ai cattolici di continuare con la loro fede purché fossero discreti e rimanessero leali. Seguirono pace e prosperità e la cultura inglese fiorì. Sotto Elisabetta i semi dell’Impero furono gettati con Francis Drake e Walter Raleigh, ma nonostante i successi la Regina Vergine dovette stare in guardia contro numerosi complotti, tra cui quello del re spagnolo Filippo II e della sua Armada. La regina Elisabetta I è al centro del nuovo appuntamento con Giorgio Zanchini e con “5000 anni e più. La lunga storia dell’umanità”, in onda martedì 12 dicembre in prima visione alle 21.10 su Rai Storia.
Figlia di Enrico VIII e di Anna Bolena, e talvolta chiamata “regina vergine” o “la buona Regina Bess”, Elisabetta fu la quinta e ultima monarca della dinastia Tudor; liberata dalla prigionia alla quale era sottoposta nel 1558 per evitare che prendesse il potere, succedette nello stesso anno alla sorellastra Maria I d’Inghilterra, morta di malattia senza lasciare eredi. Il suo regno fu lungo e segnato da molti avvenimenti importanti. La sua politica di pieno sostegno alla Chiesa d’Inghilterra, dopo i tentativi di restaurazione cattolica da parte di Maria Tudor, provocò forti tensioni religiose nel regno e vi furono parecchi tentativi di congiure contro di lei, in cui rimase implicata anche la cugina Mary Stuart, regina cattolica di Scozia, che Elisabetta fece giustiziare nel 1587 dopo averla imprigionata per diciannove anni.
Coinvolta a più riprese nei conflitti religiosi della sua epoca, uscì vittoriosa dalla guerra contro la Spagna; durante il suo regno furono poste le basi della futura potenza commerciale e marittima della nazione ed ebbe inizio la colonizzazione dell’America. La sua epoca fu un periodo di fioritura culturale.