A Bukavu, durante un comizio dei ribelli del movimento 23 marzo, M23, due granate esplodono tra la folla. Ci sono morti e feriti. “Un atto che non sarà privo di conseguenze – avvertono i ribelli – Ci assicureremo che non accada mai più e che la fonte di queste minacce venga rimossa”.
Con “Congo, la nuova guerra”, il reportage di Valerio Cataldi in onda sabato 8 marzo alle 18.30 e in replica domenica 9 alle 20.30 su Rainews24, Spotlight racconta la nuova guerra scoppiata nell’Est della Repubblica Democratica del Congo (Rdc). Migliaia i morti e i feriti, moltissimi gli sfollati. È il racconto in presa diretta della conquista, a fine gennaio, di Goma, città strategica nel nord del Kivu, fino alla discesa a Bukavu, capoluogo della vicina provincia del Sud Kivu. Una regione ricca di pietre e metalli preziosi, come l’oro e il coltan. Sullo sfondo, un conflitto etnico mai sopito, nel 1994 il genocidio dei Tutsi.
Uno scontro militare e politico tra i ribelli che si definiscono “esercito del popolo” e Kinshasa, che accusa il Rwanda di sostenere il movimento per poter mettere le mani sulle risorse naturali delle province del Nord. Un’accusa appoggiata anche dalle Nazioni Unite, mentre Kigali smentisce: “L’M23 – dice il presidente del Rwanda, Kagame – non è rwandese”.
“Continueremo  la nostra marcia fino a Kinshasa” proclamano invece i ribelli. L’avanzata dell’M23 si è fermata vicino al Burundi, che ha schierato 10mila uomini lungo la linea di confine, e il timore è che il conflitto si allarghi a tutta la regione.
Ai microfoni di Spotlight, un giornalista di una radio locale lancia un appello: “Noi abbiamo l’impressione che le grida dei congolesi non vengano ascoltate. Sembra accettato che un esercito possa sconfinare e venire qui a combattere.

Appuntamento da non perdere.