Speciale Tg1 "Come eravamo – Abecedario italiano"
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Speciale Tg1 “Come eravamo – Abecedario italiano”

a cura di Elisabetta Mirarchi

Speciale Tg1 "Come eravamo – Abecedario italiano"

Alla vigilia del nuovo anno scolastico, un tuffo nel passato per ricordare gli anni Sessanta quando, tra i dolorosi segni del dopoguerra, era ancora diffusa la piaga dell’analfabetismo. Un fenomeno presente in tutto il Paese, con percentuali ben diverse tra nord, centro e sud, dove si raggiungevano punte del 20-30 per cento.
Questo il tema dello Speciale Tg1 “Come eravamo – Abecedario italiano”, in onda domenica 25 agosto alle 23.40 su Rai 1. Fu nel 1963 che all’obbligo delle scuole elementari venne quello delle scuole medie. Ma come reagirono le famiglie italiane – soprattutto le più povere che mandavano i figli a lavorare già da piccoli – alla decisione del Ministero della Pubblica Istruzione? Attraverso le inchieste di Tv7 realizzate nelle città ma anche nei luoghi più impervi, Speciale Tg1 – a cura di Elisabetta Mirarchi, con le ricerche di Giulia Trentini e il montaggio di Antonio Manduca – racconta un’Italia che scopre l’abecedario. E se molte famiglie fanno resistenza, vero è che milioni di bambini, donne e uomini, varcano per la prima volta le soglie di un’aula scolastica. Nascono in quegli anni anche le scuole differenziali per persone con difficoltà di apprendimento; da Barbiana, Don Milani lancia il suo atto d’accusa alla scuola “classista” che lascia indietro i poveri; fioriscono centri per insegnare agli adulti a leggere e scrivere, molti volontari nelle città del Nord aiutano gli immigrati a leggere le vie, le targhe dei tram, i numeri del telefono. Sono anche gli anni delle iscrizioni di massa ai concorsi per l’abilitazione all’insegnamento. Una carica di oltre 400 mila maestri che spesso, però, restano disoccupati. Si costruisce un’Italia nuova e il sogno di un’intera generazione è quello di permettere ai propri figli di conquistare un titolo di studio e non condannarli alla dura vita dei lavori agricoli o della pastorizia.
Appuntamento assolutamente da non perdere.

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