Sky Original – “Femicide. Nel nome delle donne”, il fenomeno dei femminicidi in Italia affrontato attraverso le storie di vittime di violenza
Laura, Nunzia, Lorena, Alba Chiara. Nel 2021 almeno cento donne in Italia sono state vittime di violenza da parte di uomini che un tempo amavano. In circa il 70% dei casi, i responsabili sono gli uomini con cui quelle donne vivevano, negli altri si tratta di ex compagni o ex mariti.
Femicide. Nel nome delle donne è la nuova produzione Sky Original in onda proprio nel One Billion Rising Day, il 14 febbraio alle 21.15 su Sky Documentaries, disponibile anche on demand e in streaming su NOW. Il documentario indaga l’ondata di femminicidi in Italia, da nord a sud del paese, concentrandosi su alcuni casi che hanno scosso l’opinione pubblica, per comprendere le ragioni di un fenomeno che affonda le radici in una crescente cultura della violenza contro le donne. La storia di una sopravvissuta, i ricordi dei familiari di una vittima, le testimonianze di amici e parenti di una donna uccisa dal compagno. Sono alcuni dei casi di violenza, soprattutto violenze domestiche, che vengono raccontati nel documentario e che testimoniano un fenomeno senza confini, che si estende in contesti sociali e culturali eterogenei. Violenze che hanno visto un incremento nei mesi di lockdown, in cui oltre a essere cresciuti i femminicidi sono enormemente aumentate le chiamate di emergenza ai centri antiviolenza o alle forze dell’ordine rispetto all’anno precedente.
La crescente cultura della violenza contro le donne, fisica e simbolica, è affrontata nel documentario attraverso una serie di interviste a specialiste come le sociologhe Sveva Magaraggia e Graziella Priulla, Anna Conigliaro Michelini, Direttrice “Famiglia Materna” e Lella Palladino, Presidente della “Cooperativa anti-violenza E.V.A.”. Non mancano gli interventi della senatrice di + Europa Emma Bonino e di Laura Boldrini, parlamentare del Partito Democratico.
Femicide. Nel nome delle donne è un documentario Sky Original prodotto da Forest Troop, Ladoc, Al Jazeera e Sky, per la regia di Nina Maria Paschalidou.