Sky Arte: la quarta puntata de IL MIO NOME È LEGGENDA con Matilda De Angelis - Protagonista Pippi Calzelunghe Sky Arte: la quarta puntata de IL MIO NOME È LEGGENDA con Matilda De Angelis - Protagonista Pippi Calzelunghe
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Sky Arte: la quarta puntata de IL MIO NOME È LEGGENDA con Matilda De Angelis – Protagonista Pippi Calzelunghe

Sky Arte: la quarta puntata de IL MIO NOME È LEGGENDA con Matilda De Angelis - Protagonista Pippi Calzelunghe Sky Arte: la quarta puntata de IL MIO NOME È LEGGENDA con Matilda De Angelis - Protagonista Pippi CalzelungheTutti conosciamo Pippi Calzelunghe come una ragazzina bizzarra e divertente. Eppure non molti sanno che Astrid Lindgren, la scrittrice che ideò questo celebre personaggio, trasse ispirazione proprio da sé stessa. Di questo parlerà il terzo episodio de Il mio nome è Leggenda, la nuova produzione originale Sky Arte con Matilda De Angelis ideata e realizzata da Bottega Finzioni. La puntata andrà in onda martedì 21 dicembre 2021 alle 21:15 su Sky Arte, e sarà disponibile anche on demand in streaming su NOW.

Astrid Lindgren vendette più di 165 milioni di libri che hanno come protagonista Pippi Calzelunghe: una bambina che vive da sola con una scimmietta e un cavallo. Ha le trecce rosse che stanno dritte in orizzontale, un viso coperto di lentiggini e un sacco pieno di monete d’oro. Non va a scuola e sua mamma, diventata un angelo, la controlla e protegge dal cielo. Il suo papà, invece, è un pirata buono sempre in giro per il mondo. Pippi divenne uno dei personaggi più famosi della letteratura per l’infanzia, anche grazie ad una serie televisiva di successo prodotta alla fine degli anni Sessanta.

All’origine di tutto ciò c’è la mente creativa di Astrid Lindgren, nata in Svezia nel 1907. La sua numerosa famiglia era modesta e molto religiosa. Trascorrevano le giornate coltivando la terra e giocando all’aria aperta, anche nelle fredde giornate d’inverno. Da qui riprenderà l’ambientazione per i suoi libri. Astrid è molto brava nelle materie letterarie e nella scrittura, e nonostante l’ambiente rigido e religioso vive con leggerezza. 

A sedici anni entra nel giornale del paese, dove lavora come correttrice di bozze e può leggere qualche articolo. Qui si innamora del suo capo, un uomo sposato. A soli 18 anni rimane incinta: non è la prima ragazza madre dell’epoca, ma questo non la protegge dallo scandalo. Si trasferisce quindi a Stoccolma, dove frequenta una scuola per segretarie e decide di affidare suo figlio appena nato, Lasse, ad una famiglia danese, sperando di poterlo riprendere con sé quanto prima.

Ma la madre affidataria di Lasse si ammala gravemente. Astrid, sebbene sia sola e povera, decide di riprendere il figlio, riconquistando con fatica il suo amore.

Astrid affermò in seguito che senza il dolore per la separazione forzata dal figlio non sarebbe mai diventata l’autrice che conosciamo. Sposerà Sture Lindgren e nel 1934 darà alla luce una bambina, Karin. Proprio durante una malattia della figlia Astrid inizierà a raccontarle favole. Nel 1941 darà vita a Pippi Calzelunghe: una ragazzina forte e coraggiosa, con un animo ribelle, che vive con un cavallo e una scimmietta e i suoi amici, Tommy e Annika.

Inizialmente gli editori temono che Pippi Calzelunghe avrebbe istigato i bambini alla ribellione, ma quattro anni dopo le prime storie vengono pubblicate. Da qui tutta una serie di successi, popolati da personaggi liberi e vitali in cui i bambini si rivedono. In un’intervista Astrid disse Ricodo bene com’è essere bambini, come un bambino senta e come reagisca”.

 

Il segreto di Astrid Lindgen sta nell’aver amato uno per uno i suoi lettori, aver donato loro un po’ di magia e di coraggio, diventando per loro un esempio. Femminista, sostenitrice del movimento operaio, in prima linea nella lotta per il riconoscimento dei diritti dei bambini, Lindgren è ancora oggi un’icona di modernità e libertà.

La quarta puntata de Il mio nome è Leggenda vedrà inoltre la partecipazione del mass-mediologo Roberto Grandi e dell’antropologo Davide Domenici.

Il mio nome è Leggenda è una produzione originale Sky Arte, ideata e realizzata da Bottega Finzioni. Un programma di Michele Cogo, Giuseppe Cassaro, Gianmarco Guazzo e Antonio Monti, scritto da Michele Cogo e dagli ex-allievi di Bottega Finzioni Gianmarco Guazzo, Alberta Lepri e Silvia Pelati, con la produzione esecutiva di Giuseppe Cassaro e la regia di Antonio Monti. Hanno partecipato in forma di partnership il Comune di Bologna e Bologna Welcome, mettendo a disposizione una delle location più suggestive della città: il Salone del Podestà a Palazzo Re Enzo.  

 

“Non voglio crescere“ – testi di Michele Cogo e Alberta Lepri.

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