Silvio Orlando in "La vita davanti a sé" al Teatro Puccini di Firenze Silvio Orlando in "La vita davanti a sé" al Teatro Puccini di Firenze
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Silvio Orlando in “La vita davanti a sé” al Teatro Puccini di Firenze

Silvio Orlando in "La vita davanti a sé" al Teatro Puccini di Firenze Silvio Orlando in "La vita davanti a sé" al Teatro Puccini di FirenzePubblicato nel 1975 e adattato per il cinema nel 1977, al centro di un discusso Premio Goncourt, La vita davanti a sé di Romain Gary è la storia di Momò, bimbo arabo di dieci anni che vive nel quartiere multietnico di Belleville nella pensione di Madame Rosa, anziana ex prostituta ebrea che ora sbarca il lunario prendendosi cura degli “incidenti sul lavoro” delle colleghe più giovani. Un romanzo commovente e ancora attualissimo, che racconta di vite sgangherate che vanno alla rovescia, ma anche di un’improbabile storia d’amore toccata dalla grazia. Silvio Orlando ci conduce dentro le pagine del libro con la leggerezza e l’ironia di Momò diventando, con naturalezza, quel bambino nel suo dramma. Inutile dire che il genio di Gary ha anticipato senza facili ideologie e sbrigative soluzioni il tema dei temi contemporaneo la convivenza tra culture religioni e stili di vita diversi. Il mondo ci appare improvvisamente piccolo claustrofobico in deficit di ossigeno I flussi migratori si innestano su una crisi economica che soprattutto in Europa sembra diventata strutturale creando nuove e antiche paure soprattutto nei ceti popolari, i meno garantiti. Se questo è il quadro quale funzione può e deve avere il teatro. Non certo indicare vie e soluzioni che ad oggi nessuno è in grado di fornire, ma una volta di più raccontare storie emozionanti commoventi divertenti, chiamare per nome individui che ci appaiono massa indistinta e angosciante. Raccontare la storia di Momò e Madame Rosa nel loro disperato abbraccio contro tutto e tutti è necessario e utile. Le ultime parole del romanzo di Garay dovrebbero essere uno slogan e una bussola in questi anni dove la compassione rischia di diventare un lusso per pochi: «Bisogna voler bene».

Biglietti

Platea € 32,00

Galleria € 27,00

(esclusi diritti di prevendita)

La biglietteria è aperta ogni giovedì, venerdì e sabato dalle ore 16.00 alle ore 19.00 e un’ora prima dell’inizio dello spettacolo.

Biglietti in vendita nel circuito regionale Box Office/Ticketone

Acquisto on line su www.teatropuccini.it

INFORMAZIONI: 055.362067 – 055.210804

Teatro Puccini

Via delle Cascine 41

50144 Firenze

www.teatropuccini.it[email protected]www.facebook.com/teatro.puccini

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