“Short Theatre 2019”, il programma di oggi
Psichedelia, sogno e nomadismo sono le tre parole chiave attraverso le quali si articola la programmazione della settima giornata di Short Theatre 2019 – Visione d’insieme.
Oggi 12 settembre si parte alle 19 alla Pelanda con Chroma Keys della compagnia Motus, serratissima performance di 25 minuti in cui il virtuosismo di Silvia Calderoni tocca uno dei suoi apici: la performer interagisce con un green screen cinematografico per sperimentare la comparsa e la sparizione di un “corpo alieno”, espediente alla base degli artifici di tanto cinema delle origini, fino a precipitare in un viaggio-trip allucinato dal clima apocalittico, immerso in quella luce da disastro imminente. La Calderoni costruisce un vortice crescente di citazioni cinematografiche che rimandano ai concetti di sparizione e di abbandono ma anche di scoperta. In un’atmosfera futuristica e distopica che resta ambigua e sospesa, si delineano così frammenti di un mondo a venire (o, piuttosto, di un mondo a venire senza mondo) e si profila un evento che la fa finita con tutti gli eventi. Chroma Keys andrà in scena anche venerdì 13 e sabato 14 settembre.
Doppio appuntamento, alle 20 e alle 22 sempre alla Pelanda, con la prima nazionale di Italian Dreams – People of Tor Sapienza firmata dallo scrittore Lancelot Hamelin con il supporto visuale dell’artista Cynthia Charpentreau. Italian Dreams – People of Tor Sapienza è una performance composta di sogni e incubi assemblati a Roma durante una residenza a Villa Medici attraverso una serie di interviste che Lancelot Hamelin ha rivolto agli abitanti del quartiere romano di Tor Sapienza. La tappa romana fa parte del più ampio The Light House Project, sviluppato negli ultimi anni da Lancelot Hamelin per collezionare sogni e incubi di diverse comunità e dei quartieri periferici di città internazionali come Il Cairo, Parigi, New York, Nanterre, New Orleans. Un prezioso documento della condizione psicologica collettiva che offre una prospettiva su diverse società, ognuna delle quali possiede uno specifico punto di vista politico, tanto quanto i rispettivi membri un loro proprio modo di guarirsi reciprocamente. La performance, che verrà replicata anche il 13 settembre, è riservata a 30 spettatori per volta e rientra nella programmazione di Fabulamundi Playwriting Europe, in collaborazione con la Francia in Scena, stagione artistica dell’Institut français Italia / Ambasciata di Francia in Italia. La collaborazione fra Short Theatre e La Francia in scena si estende anche a DUCTUS MIDI, della performer Anne Lise Le Gac e del musicista Arthur Chambry. La performance reintroduce il principio medievale del “ductus”: invece di seguire un piano precedentemente definito (che porta da A a B), il ductus suggerisce un modo libero di pensare, leggere e muoversi che deriva dallo sviluppo e dall’esperienza della traiettoria stessa. Questo principio nomade è esplorato da quattro viaggiatori che si muovono in un terreno tortuoso e accidentato, traducendo generi e pratiche in ibridi incantevoli, che li porta a comprendere come le diverse abilità umane siano la conseguenza dell’adattamento a un ambiente in evoluzione.
Una giornata dunque dalla forte dimensione visionaria che trova il naturale approdo nell’appuntamento finale con Shawala, habitat di connessione e serata danzante che racchiude il concerto di Krishna Sutedja, la danza di Steve Pepe e Lucia Guarino, il live alternative indie di Cazzurillo e quello elettropunk di Techno Thriller.
A completare il quadro della programmazione di giovedì 12 settembre a Short Theatre: la terza replica di Scavi di Deflorian/Tagliarini alle ore 18 alle Carrozzerie n.o.t (sold out); il terzo appuntamento, alla Pelanda, con Talk Show, il format di Sotterraneo che stavolta mette sotto la lente di ingrandimento il regista (nonché co-direttore di Short) Fabrizio Arcuri; la seconda replica (sold out) di Cock, Cock….Who’s There di Samira Elagoz e la programmazione della bizzarra roulotte di Little Fun Palace, curata da Filippo Andreatta, negli spazi esterni del Mattatoio.