“Shakespeare in war” al Nuovo Teatro San Paolo
Shakespeare in war è il terzo spettacolo della stagione teatrale 2019-2020 del Nuovo Teatro San Paolo, che porta il titolo programmatico di “Belli Lunghi”. Dopo quattro stagioni della Rassegna “Belli Corti”, selezione di corti teatrali, che ha riscosso un enorme successo di pubblico e partecipazione da parte di nuovi autori emergenti, il Nuovo Teatro San Paolo ha aperto le porte a testi teatrali di durata tradizionale, ma non tradizionali nel contenuto.
Sono stati letti e apprezzati oltre 400 testi da un gruppo di professionisti con esperienza pluridecennale in ambito teatrale, e sono stati selezionati 8 lavori, che saranno portati in scena dai migliori registi del Nuovo Teatro San Paolo.
“Belli Lunghi” sono testi drammatici, ironici, grotteschi, e ciascuno nel proprio registro offre uno spaccato della realtà contemporanea diretto e immediato, in cui il pubblico si riconoscerà senza compiacimenti e velleità intellettuali. :
Scrive l’autrice di Skakespeare in war: “Tra gli scrittori israeliani e palestinesi ci sono alcuni tra i miei romanzieri e poeti preferiti, come Darwish e Amiry, Grossmann e Yehoshua. L’eterno conflitto mediorientale è entrato nella mia stanza attraverso le loro parole, con i profumi e i suoni di quella terra martoriata. Ho scritto Shakespeare in War come un omaggio all’amore che fiorisce nelle situazioni più dolorose, dove donne e uomini resistono. Ed è anche un omaggio al teatro, all’arte della parola, che rivela il cuore umano quando sembra che l’uomo dia il peggio di sé”. (Michela Till)i
Siamo nella Striscia di Gaza, primavera 2018. Rifaat Al Abdi è un insegnante palestinese di letteratura inglese e vuole trasformare un vecchio ristorante abbandonato in un teatro, dove studiare Shakespeare con i suoi allievi. All’appello rispondono cinque studenti sui vent’anni. Sono tre maschi, Tariq, Youssef e Bilal, e due femmine, Nawal e Zahra. Sono i giorni dei conflitti per il trasferimento dell’ambasciata americana a Gerusalemme: lungo il confine con Israele si ammassano palestinesi disperati, anche spinti dalle milizie di Hamas. Tirano pietre, qualcuno cerca di superare il confine, i soldati israeliani sparano. Muoiono a decine. Gli ospedali sono pieni di feriti, mancano l’acqua, la corrente elettrica, il gas. Chiusi nel ristorante, Rifaat e gli allievi affrontano il testo del Mercante di Venezia, parlano di Shylock l’ebreo e cercano di capire il contesto dell’opera. Ma non possono ignorare quello che sta accadendo fuori, né possono mettere da parte le loro vite complicate. Tutti vorrebbero essere da un’altra parte e sapere com’è la vita in quel mondo che non hanno mai visto.
Il testo prende spunto dalla storia vera di Rifaat, insegnante palestinese che propone il Mercante di Venezia ai suoi studenti per farli riflettere.
Michela Tilli è autrice di romanzi e testi teatrali. Nata a Savona 45 anni fa, si è laureata in filosofia e vive a Monza. Ha pubblicato i primi due romanzi con Fernandel, piccola casa editrice ravennate, per poi passare a Garzanti con ‘Ogni giorno come fossi bambina’ e ‘Basta un attimo’. Nel 2019 ha scritto per Gallucci la serie ‘Fantalà’, il cui primo volume è candidato al premio Strega ragazze e ragazzi. La passione per il teatro nasce grazie all’incontro con Corrado Accordino, regista con il quale scrive nel 2014 ‘La morte balla sui tacchi a spillo’, monologo cucito addosso all’attrice comica Silvana Fallisi. In seguito collabora con Alessia Vicardi alla scrittura del monologo ‘L5-S1 Una storia naturale’, che tratta dell’incomunicabilità del dolore. Nel 2018 al Teatro Foce di Lugano debutta ‘Opinioni di un medico agnostico’, per la regia di Luca Spadaro. Tra i lavori in corso quest’anno, marzo 2020 vedrà l’uscita del nuovo romanzo Garzanti e il debutto al Teatro Binario 7 di Monza di ‘D.A.S. Dai forma al tuo futuro’ per la regia di Valentina Paiano.
Mauro Corso – Nuovo Teatro San Paolo-
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Tel. 0655340226 e 3711793181
Viale di San Paolo 12, 00146 Roma.