Se il museo diventa teatro stabile: è il Marino Marini di Firenze la nuova “casa” dell’attore Sandro Lombardi
È il Museo Marino Marini di Firenze la nuova “casa” artistica di Sandro Lombardi, l’attore vincitore di quattro premi Ubu e fondatore, insieme al regista Federico Tiezzi e all’attrice Marion d’Asburgo, dell’innovativa compagnia Il Carrozzone, amata da Fassbinder, poi divenuta Magazzini Criminali e in seguito Compagnia Lombardi-Tiezzi.
Da tempo ospite e collaboratore del museo, presieduto da Patrizia Asproni, con la rassegna di letture teatralizzate “Frammenti poetici” a cura del critico Roberto Incerti, a partire da aprile Lombardi sarà protagonista di un appuntamento fisso tra recitazione e grande letteratura, ogni primo lunedì del mese alle 18.00. Questo rinnovato sodalizio sarà inaugurato lunedì 4 aprile con brani tratti dal capolavoro di Marcel Proust “Dalla parte di Swann”: con una voce che si fa sinfonia, l’attore guiderà il pubblico nei labirinti dell’esistenza, oltre che alla riscoperta di uno dei testi più importanti della letteratura contemporanea. Il viaggio nella grande cultura del Novecento – con incursioni ottocentesche – continuerà nei mesi successivi con frammenti da Arthur Schnitzler, Henry James, Edward Morgan Forster, Giovanni Testori, Pier Paolo Pasolini, Giovanni Pascoli e Giacomo Leopardi (ingresso incluso nel biglietto del museo, info: www.museomarinomarini.it).
La selezione degli autori è condotta direttamente da Lombardi e Incerti per rispecchiare non solo l’habitat culturale dell’attore, ma anche l’humus letterario ricchissimo da cui ha germogliato la letteratura occidentale di oggi. “Sono grato della possibilità che il Museo Marini e la presidente Asproni mi hanno dato – spiega Incerti – ovvero quella di creare uno spazio teatrale anomalo, inconsueto; e sono felice che un attore tra i più eminenti del panorama italiano condivida con noi questo luogo, facendone una sorta di teatro stabile”. E continua: “Al Museo, in occasione delle performance di Lombardi, ritrovo quell’atmosfera che in teatro non c’è più: al termine le persone non si affrettano a casa, ma rimangono per parlare dello spettacolo, per interrogare l’interprete o il curatore. Credo siano momenti preziosi, da preservare con cura”.
Informazioni sul Museo e su giorni, orari e modalità di accesso: www.museomarinomarini.it
Ingresso come da disposizioni di legge