“SCOMODI E SCONVENIENTI ossia Fine inopportuna di una relazione sconveniente” di Emiliano Metalli con la regia di Orazio Rotolo Schifone in scena in prima assoluta al Teatro Spazio 18B
Debutta in prima assoluta dal 12 al 22 maggio al Teatro Spazio 18b, SCOMODI E SCONVENIENTI ossia Fine inopportuna di una relazione sconveniente, spettacolo di Emiliano Metalli, diretto da Orazio Rotolo Schifone.
Tutto inizia per caso, forse. Un incontro fatale, complice il silenzio del fiume che scorre sonnolento e segreto lungo gli argini boschivi della capitale. Boschivi e nascosti agli occhi indiscreti: luoghi di battuage come molti altri per avventure effimere e impronunciabili. Oppure un’occasione di lavoro, forse. Ida cuce la storia di Armando e Giuseppe, come fosse un abito interminabile, e il pubblico la osserva tramite i suoi occhi e le sue parole. Una storia di persone scomode e sconvenienti per la società italiana del secondo dopoguerra, ancora troppo stretta nei lacci del condizionamento totalitario. Per questo la sua fine, per quanto inopportuna, è comunque preferibile.
Scomodi e sconvenienti vuole restituire voce e dignità a tutte quelle persone realmente esistite che, vittime innocenti della società, sono state dimenticate solo perché avevano scelto una strada diversa dalle regole dei benpensanti.
Un cast giovane e pieno di talento, una vicenda dimenticata che deve essere riportata alla luce e la lotta contro ogni forma di violenza: ecco perché questo è uno spettacolo da non perdere.
La storia è incentrata, in maniera assolutamente libera e romanzata, attorno alla figura di Ermanno Randi: un giovane attore omosessuale ucciso dal suo compagno. Siamo all’inizio degli anni 50 e la stampa ne parlò prima in maniera denigratoria, fino a cancellarne il nome. La vicenda parte dalla conoscenza fra i due, mettendo in luce i chiaroscuri di entrambi i caratteri e le contraddizioni di uno stile di vita omosessuale oggi dimenticato, con tutte le difficoltà del vivere in famiglia e in società, ma anche con i momenti di divertimento e di alternativa a regole e leggi troppo strette. Accanto ai due si narra anche la storia di un loro amico, reale testimone dei fatti fra i due, dallo spirito transgender ante litteram, recuperando le mitiche figure dell* prim* transessuali (ad esempio Coccinelle) che negli anni 50 scandalizzavano i perbenisti e affascinavano la Dolce Vita romana. Il testo, partendo dal finale tragico, si rivela tramite flashback e riflessioni dei tre protagonisti, con toni da noir.
“Scomodi e Sconvenienti mi è arrivato inaspettatamente e, come tutte le cose che arrivano all’improvviso, ha colonizzato la mia testa impedendomi di pensare ad altro per lungo tempo e tutt’ora è tema ricorrente dei miei soliloqui mentali”_ annota Orazio Rotolo Schifone. “L’immaginario che si sta definendo è contaminato, a momenti distopico ma anche a tratti molto aderente all’atmosfera anni ’50 in cui il dramma è ambientato. La storia di Ermanno Randi è strettamente collegata al cinema italiano degli anni ’40/‘50 e ai suoi maggiori esponenti, in primis Anna Magnani che lo notò tra i ballerini della propria compagnia e lo fece recitare in quella di Nino Taranto come attore di rivista, poi il cinema arrivando ai film “I Fuorilegge” di Aldo Vergano, “Enrico Caruso” di Gentilomo con Gina Lollobrigida e e “Lebbra Bianca” con Sophia Loren, da lì il successo e la consacrazione, seppur poco durevole, a divo. Voglio giocare molto sulla relazione parallela, propria dei tre personaggi, tra il mondo interno, fatto di utopie, giochi e quotidianità e il mondo esterno, quello della società che lo aveva portato in alto, ormai nemica numero uno, quasi personificata, un buio condizionante all’interno del quale la luce dei tre brilla sempre più fioca, fino a soccombere.”
Lo spettacolo è patrocinato dal Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli di Roma, in occasione della Giornata mondiale contro l’omolesbobitransfobia.
12-22 maggio 2022
Dal giovedì al sabato ore 20.30, domenica ore 18.00
Teatro Spazio 18/B
Via Rosa Raimondi Garibaldi, 18/b, 00145 Roma RM