Scena 1312: lunedì 9 agosto l’Accademia dei Folli omaggia Francesco Guccini a Bardonecchia Scena 1312: lunedì 9 agosto l’Accademia dei Folli omaggia Francesco Guccini a Bardonecchia
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Scena 1312: lunedì 9 agosto l’Accademia dei Folli omaggia Francesco Guccini a Bardonecchia

Scena 1312: lunedì 9 agosto l’Accademia dei Folli omaggia Francesco Guccini a Bardonecchia Scena 1312: lunedì 9 agosto l’Accademia dei Folli omaggia Francesco Guccini a BardonecchiaLunedì 9 agosto alle 21 l’Accademia dei Folli sale sul palco del Palazzo delle Feste di Bardonecchia per uno spettacolo di musica-teatro dedicato a Francesco GucciniCanzoni delle osterie di fuori porta è un ritratto di un formidabile cantastorie, compagno di bevute, sempiterno nottambulo, scrittore, poeta-contadino, anarchico, eterno studente: bastano pochi versi e una manciata di accordi per rimanere affascinati dalla sua arte affabulatoria, per entrare nelle sue storie raccontate sempre da angolazioni e punti di vista non considerati e sorprendenti.

Lo spettacolo è un piccolo romanzo ambientato tra la via Emilia e il West, dove piccole storie dipingono un affresco epico delle vicende umane.

Un grande viaggio che inizia e finisce all’ombra di un ciliegio di Pàvana, minuscola frazione di una cittadina in provincia di Pistoia, sull’Appennino al confine tra Emilia e Toscana. Qui la mamma e la mitica nonna Amabilia si rifugiarono insieme al neonato Francesco durante il secondo conflitto mondiale, e qui il cantautore mise le sue radici, in un campo inclinato tra il Limentra e un mulino, tra il fiume che scorre e la ruota che gira; Pàvana divenne il suo mondo, il centro del suo universo.

Finito il conflitto mondiale la famiglia, riunitasi al padre tornato dal fronte, si trasferì nuovamente a Modena, dove Francesco era nato. Da allora Guccini nella vita non fece altro che cercare di tornare a Pàvana, anche quando sembrava che se ne stesse allontanando. Da Modena andò a vivere a Bologna, poi addirittura in Pennsylvania, nella città del cioccolato, poi di nuovo a Bologna. Nel frattempo continuava a scrivere e a cantare, avverando così la profezia di nonna Amabilia, secondo la quale da grande sarebbe stato musicista oppure mago, o forse entrambe le cose, chissà.

E alla fine dopo centocinquanta canzoni, circa venti album, un migliaio di concerti in giro per il mondo e la bellezza di settantacinque annieccolo qui, di nuovo accanto al suo ciliegio, nel centro esatto dell’universo.

Canzoni delle osterie di fuori porta ricrea l’atmosfera da osteria dove l’artista, da poco ritirato dalla scena musicale, si è sempre trovato più a suo agio. Gli ingredienti sono semplici: una bottiglia di vino, una chitarra, l’ironia degli amici, una ragazza da far innamorare e le sue canzoni che scorrono lievi.

Lo spettacolo rientra all’interno del filone #portraits, con cui l’Accademia dei Folli traccia dei personali percorsi attraverso le canzoni di alcuni nomi eccellenti della musica leggera italiana e internazionale, da Fred Buscaglione a Fabrizio de André, da Leonard Cohen a Bob Dylan, da B.B. King a Tom Waits.

L’ingresso è gratuitoprenotazione obbligatoria presso l’Ufficio del Turismo di Bardonecchia, piazza De Gasperi 1, 0122 99032.

Canzoni delle osterie di fuori porta: Francesco Guccini

Lunedì 9 agosto – ore 21

Palazzo delle Feste

Piazza Valle Stretta 1, Bardonecchia (TO)

con Carlo Roncaglia

e con

Enrico De Lotto – contrabbasso

Andrea Cauduro – chitarra

Paolo Demontis – armonica
Matteo Pagliardi – batteria

testo Carlo Roncaglia

arrangiamenti Accademia dei Folli

luci e fonica Loris Spanu, Fabio Bonfanti

regia Carlo Roncaglia

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