Sara Battaglini – Vernal Love (Auand Records, 2021) – assurda quiete di simbiosi perfetta
Vernal Love è il nuovo progetto della cantante e compositrice Sara Battaglini.
Un progetto trasversale con un ensemble interamente toscano composto da sei elementi intrecciati in un delicato tessuto acustico ed elettronico. Le composizioni avvolte in un intimo magma denso e colorato, rimangono sospese tra leggerezza e amarezza, in equilibrio tra ciò che nella fragilità umana è sognante e assurdo.
Un progetto dedicato al concetto dell’assenza, intesa non solo come distanza e mancanza ma come stato, come “casa”. E’ una visione della vita fuori e dentro una bolla nella quale ci sentiamo protetti e imprigionati allo stesso tempo, in cui raggiungiamo il punto di maggiore distanza da ciò che ci circonda ma anche la profondità più intima e sensibile della nostra persona.
E’ un luogo in cui conosciamo e riconosciamo tutto quello che di paradossale e conflittuale vive in noi, in cui assaggiamo l’assurda quiete di simbiosi perfetta che rende luminosa ogni ombra.
Un inno all’equilibrio, all’amore e all’odio, all’amarezza e alla dolcezza.
Spendiamo tutta la vita a nasconderci da una realtà che cerchiamo costantemente di raggiungere. Usciamo ed entriamo continuamente da questo rifugio che ci abbraccia e ci logora senza logica o distinzione. Ci spaventa sentirci vulnerabili, ci spaventa sentirci liberi.
Due livelli uno fuori e uno dentro, uno sopra e uno sotto. Una zona di confine in cui non si sale né si scende, in cui regna un silenzio assemblato dalle urla che dimentichiamo.
Le composizioni e i testi sono il racconto di semplici punti di vista, differenti tra loro ma imprescindibili l’uno dall’altro. Sette dialoghi con forme diverse della stessa materia descrivono un amore puro e totale che sa dare, ma anche levare.
Dopo il primo disco Dalia con una formazione in trio e collaborazioni come nel disco Text (US) degli Auanders, Sara Battaglini compone e arrangia il nuovo lavoro Vernal Love per una formazione allargata di sei musicisti dove oltre alla ritmica composta da Simone Graziano, Francesco Ponticelli e Bernardo Guerra, intreccia alla sua voce la timbrica di due fiati, il sax baritono e clarinetto basso di Beppe Scardino e la tromba e flicorno di Jacopo Fagioli.
La ricerca e l’attenzione sono rivolti verso un impasto sonoro avvolgente, ricco di diversi layer e ambienti sonori, con elementi di elettronica e timbriche acustiche, sviluppati e lavorati con cura in una produzione in collaborazione con Francesco Ponticelli.