“Sapiens – Un solo pianeta”, settima stagione
Con Mario Tozzi in Sudafrica, lo “scrigno della Terra”
La prima puntata si pare con una domanda: che c’entrano i diamanti e l’oro con l’apartheid? E poi, fino a che punto la geologia ha influenzato la storia dei Sapiens? Perché la corsa alle risorse minerarie ha generato in alcuni Paesi disuguaglianze sociali ed economiche così vistose? E che cosa c’è dentro un diamante? Se un diamante è per sempre, quali effetti negativi ha avuto oggi la corsa a questo minerale su un Paese che ne è ricchissimo come il Sudafrica?
Questi sono solo alcuni degli interrogativi sui quali si concentrerà questa prima puntata della nuova stagione, intitolata “Lo scrigno della Terra” e ambientata in Sudafrica, la terra più antica del mondo, insieme all’Australia, e per questo ricchissima di risorse minerarie, ma anche luogo di grandi disuguaglianze sociali.
Come è accaduto in molte altre parti del Pianeta, infatti, anche in Sudafrica la geologia ha indirizzato la brama di conquista dei Sapiens. Dalla seconda metà del XIX secolo, con il ritrovamento delle prime miniere di oro e diamanti, il Paese è stato oggetto di una lunga dominazione europea e di sfruttamento delle risorse da parte delle grandi aziende transnazionali. E gli effetti si fanno sentire ancora oggi.
Sono trascorsi 30 anni dalla fine dell’apartheid, ma le sue conseguenze sono ancora tangibili nella società sudafricana dove la popolazione bianca, una minoranza, possiede l’80% delle ricchezze e un sudafricano su tre vive in condizioni di povertà estrema. Oggi il Sudafrica è uno dei Paesi più ricchi dell’Africa in termini di Pil.