“Riunione di famiglia – Non sposate le mie figlie 3”
Un anniversario troppo affollato, in prima visione tv
“Sono ovunque“. “Chi?” “I nostri generi!“. È un disperato ed esasperato Claude, che ha il volto di Christian Clavier, a parlare. Nella recensione di Riunione di famiglia – Non sposate le mie figlie 3, dal 1° dicembre al cinema con 01 Distribution, vi racconteremo una storia di incontri e scontri di civiltà vista proprio con i suoi occhi, quelli di un borghese come tanti, refrattario alle novità e ai cambiamenti della società. Terzo capitolo di una saga campione di incassi in Francia, Riunione di famiglia – Non sposate le mie figlie 3ci mostra come la commedia di cassetta, in Francia, sappia guardare ai cambiamenti della società ed essere in qualche modo ancorata alla realtà. Il che però non evita superficialità e luoghi comuni. Christian Clavier, nei panni di Claude Verneuil, è il nostro anfitrione nel mondo di Riunione di famiglia – Non sposate le mie figlie 3. Il suo ruolo è quello del borghese attempato, restio ai cambiamenti, perennemente stanco e in perenne borbottio. Il maschile e il femminile, dunque. Riunione di famiglia – Non sposate le mie figlie 3 ci vuole mostrare come le donne, oggi, siano le più flessibili, le più aperte. Sono le più ragionevoli. Sono loro a cercare il dialogo, ad appianare i litigi, a non sentire le distanze.
Appuntamento da non perdere.