Riapre il 1° settembre la mostra “Iniziamo da qui” a cura di Lorenzo Bruni
Riapre il 1° settembre alla Galleria Farsetti di Milano la mostra Iniziamo da qui, visitabile fino al 25 settembre, una panoramica sull’arte italiana del terzo millennio grazie alle opere di tre giovani artisti emergenti, Catherina Biocca, Giulio Delvé e Diego Miguel Mirabella, oltre a due progetti speciali pensati per l’occasione da artisti della generazione precedente: Vedovamazzei e Cesare Viel.
Lorenzo Bruni ha selezionato cinque artisti, ritenuti tra i più interessanti in attività, per mettere in connessione due generazioni, che hanno in comune la riflessione sull’evento e il tempo.
Il percorso di Vedovamazzei e Cesare Viel è stato caratterizzato, fin dagli anni Novanta, da una forte indagine sul ruolo e la natura dell’opera, mettendo in evidenza il dialogo con il contesto in cui essa nasce e si sviluppa. La loro presenza in mostra pone attenzione alla dimensione processuale dell’opera e al ripensare nel profondo le categorie di astratto e figurativo, oltre che di azione effimera e durata della stessa. La loro scelta di far coincidere l’estraneo con il quotidiano permette di riflettere su cosa può essere considerato cultura oggi, sul valore dei musei come dello spettatore stesso. I due ingressi dello spazio espositivo ospiteranno le loro opere, che ripensano lavori del passato per osservare come il senso comune, la percezione di spettacolo, inconscio e poesia siano oggi mutati.
Catherina Biocca, Giulio Delvé e Diego Miguel Mirabella utilizzano differenti tecniche artistiche per interrogarsi sulla capacità degli oggetti naturali e quotidiani di trattenere le esperienze da cui sono attraversati. I bassorilievi, i quadri, le installazioni e i video in mostra puntano a concretizzare il perimetro delle immagini delle cose, che però resta apparentemente illeggibile, per esprimere la loro necessità di una nuova profondità rispetto ad un mondo mediatico digitale, in cui tutto sembra raggiungibile, ma dove nulla lo è veramente. Un altro aspetto costante nei loro processi creativi, è l’attenzione alla natura: come è evidente, però, nelle immagini di pecore di Mirabella, nelle foglie di palme di Delvé e nel mare di Biocca, si tratta di una natura che non è mai riconoscibile, ma appare come una allucinazione collettiva che si insinua nell’impasto delle opere. Questo aspetto è sintomatico del loro concetto di colore, che non corrisponde una proprietà del singolo oggetto ma transita da una presenza all’altra, divenendo strumento per indagare la forza autonoma della sua essenza.
Ad ottobre 2019 la Galleria Frediano Farsetti ospiterà una seconda mostra che metterà a confronto tre artisti europei, accomunati dalla ricerca della trasformazione delle forme tra percezione ed esperienza.
Artisti in mostra
Catherine Biocca (Roma, vive a Berlino) tocca le tematiche del disegnare, come quelle dello splatter al tempo degli schermi digitali, creando installazioni, quadri e oggetti che sfidano la loro bidimensionalità e insistono sul tema della scultura e del monumento contemporaneo.
Giulio Delvé (Napoli, vive e lavora a Napoli) indaga gli aspetti dell’assemblaggio e del ready made per riflettere sulla trasformazione delle forme naturali e artificiali.
Diego Miguel Mirabella (Roma, vive e lavora a Bruxelles) lavora al limite tra immagine della memoria e immagine inedita per analizzare come la percezione delle opere d’arte e del reale sia condizionata dai codici culturali del singolo soggetto, sebbene questo si senta divincolato dagli elementi del linguaggio universale.
Simeone Crispino e Stella Scala, meglio conosciuti come Vedovamazzei (Milano, vivono e lavorano a Milano) sono artisti estremamente prolifici, che è impossibile inquadrare in un filone tematico, in una scia formale, in un unico metodo di lavoro. Le immagini che producono, dagli schizzi su carta alle installazioni gigantesche, hanno la forza di imprimersi nella retina dei fruitori a fondo. Usano l’ironia in modo carnale, presentando i propri riflessi corporei, esponendo tutto il fuori misura che li contraddistingue, affrontando temi universali senza arretrare di un passo.
Cesare Viel (Chivasso, vive e lavora a Genova) protagonisti delle sue opere sono le parole e il corpo, accompagnati da diversi mezzi espressivi, tra cui prosa, performance, video, fotografia e disegni. Nella sua ricerca assume particolare importanza il coinvolgimento emotivo tra il narratore e l’osservatore, attraverso un percorso fatto di pensieri e racconti.
Galleria Frediano Farsetti
Fondata nel 1999, l’attività della Galleria d’Arte Frediano Farsetti si propone di affiancare a grandi retrospettive sui maestri del Novecento italiano ed internazionale, proposte più sensibili alle ricerche della contemporaneità. Tra le numerose esposizioni realizzate nel corso degli anni nella sede milanese e in quella di Firenze, aperta nel 2011: Pellizza Da Volpedo e Balla (Dal Divisionismo al Futurismo), 2000; Pablo Picasso e alcuni amici di Parigi, Giorgio de Chirico romantico e barocco e Filippo de Pisis artista d’Europa, 2001; Modigliani: disegni e acquerelli e Mario Sironi, 2002; Aria di Parigi, tre toscani a La Ruche: Soffici, Modigliani, Viani e Soutine, Kisling, Utrillo e la Parigi di Montparnasse, 2003; Dalì all’eternità, 2004; Lucio Fontana, un maestro e le sue tecniche, 2005; Golden Venice da Guardi a Fontana, 2007; Da Fontana a Castellani: artisti oltre la forma, 2010; La neometafisica: Giorgio de Chirico e Andy Warhol e Hans Hartung: opere scelte 1947-1988, 2012; Divisionismo e Futurismo: l’arte italiana consegnata alla modernità, 2013; Umani non umani, Carmelo Bene, Claudio Abate e Mario Schifano, 2014; Vis a vis, arte antica e moderna a confronto, 2016; XL Extralarge, Dalla Pop Art ai graffiti, 2017; Boris Zaborov,2018
Catherina Biocca, Giulio Delvé, Diego Miguel Mirabella
Interventi di Vedovamazzei e Cesare Viel
A cura di Lorenzo Bruni
Fino al 25 settembre 2019
Galleria Frediano Farsetti, via della Spiga 52 (ingresso da Via Manzoni), Milano
Tel. +39 02 794274 Fax +39 02 76012706
info@galleriafredianofarsetti.
www.galleriafredianofarsetti.
Orario: Lunedì: 15.00 – 19.00 / Da martedì a sabato: 10.00-13.00 – 15.00-19.00