Revenge Room su RaiPlay in contemporanea all’anteprima di Venezia. Una storia di grande attualità pensata per Millennials e genitori
RaiPlay propone il corto Revenge Room in contemporanea all’anteprima proposta alla 77° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.
Si tratta di una storia dalla forte valenza sociale che prende vita attraverso tre contenuti diversi, ognuno pensato per un differente canale di distribuzione. Un progetto innovativo, pensato per parlare a spettatori di target diversi, in particolare Generazione Z, Millennials e genitori.
La storia ha come protagonista Federica, una giovane che si è rinchiusa nella sua camera da letto e non vuole uscire. Decine di messaggi provocatori e volgari da sconosciuti arrivano sul suo smartphone. Il suo fidanzato, Davide, si risveglia in una stanza con un estraneo, Saul, e non capisce cosa sta succedendo. Federica e Davide erano innamorati. In 15 minuti devono affrontare il loro peggiore incubo.
Il cortometraggio lineare diretto da Diego Botta (evento speciale a Venezia) e in virtual Reality 360° diretto da Gennaro Coppola (a settembre a Roma nel programma di Videocittà, il Festival della Visione, e in contemporanea sulla App Rai Cinema Channel VR) è un video mapping narrativo realizzato dal Rufa in collaborazione con la società di VFX Direct 2 BRAIN (in autunno in una piazza di Roma, nell’ambito di un evento legato al revenge porn).
La sceneggiatura del corto, scritta da Alessandro Diele, ha vinto la seconda edizione del contest “La realtà che non esiste” (l’anno scorso è stato presentato Happy Birthday con Terry Gilliam e Achille Lauro). Il contest è nato da un’idea di Manuela Cacciamani che lo ha sviluppato e prodotto insieme alla sua One More Pictures e Rai Cinema Channel.
Lo script è stato scelto da una Giuria composta da Francesco Rutelli, presidente ANICA; Paolo Del Brocco, amministratore delegato di Rai Cinema; la giornalista Monica Maggioni; Manuela Cacciamani, produttrice cinematografica & multimedia; Gennaro Coppola, CEO & innovation strategist di Axed Group; Alberto Luna, senior partner di Talent Garden e Carlo Rodomonti, responsabile marketing strategico e digital di Rai Cinema.
La storia affronta una tematica di grande attualità, il revenge porn (in italiano “vendetta porno”): la diffusione sul web, con sistemi di messaggistica online di immagini e/o video privati a sfondo sessuale a scopi vendicativi e senza il consenso della persona ritratta. Un recente studio della European Women’s Lobby stima che negli Stati Uniti una persona su 25 è stata vittima di revenge porn, nel Regno Unito e in Australia una persona su 3 e in Europa circa 9 milioni di ragazze hanno subito una qualche forma di violenza online prima dei 15 anni.
Nei mesi di lockdown dovuti alla pandemia si è registrato in tutto il mondo un netto aumento dei casi di “vendetta porno”. In Italia la Legge contro il reato di revenge porn è stata introdotta un anno fa, nel 2019.