Rete4 – Jane Seymour protagonista della serie-crime «HARRY WILD»
Tutti la ricordano per la storica serie La signora del West e ora torna sul piccolo schermo con l’inedita «Harry Wild – La Signora del Delitto», in onda da martedì 12 luglio in prima serata su Retequattro. Lei è Jane Seymour, pluripremiata attrice anglo-americana, storica Bond Girl – Solitaire – in Vivi e lascia morire, dal 2000 Ufficiale dell’Ordine dell’Impero Britannico per volere di Elisabetta II e, al contempo, dame più âgé mai apparsa senza veli su Playboy…
Nella serie, Seymour interpreta Harriet Harry Wild, una professoressa in pensione, che ha un vero talento per le indagini. Una passione di cui non potrà più fare a meno, sempre però interferendo con i casi assegnati al figlio Charlie, detective della polizia. Ambientata a Dublino, l’attrice è impegnata nel serial anche come produttrice esecutiva.
TRAMA
Quando Harriet Harry Wild, professoressa da poco in pensione, resta vittima di una rapina va a stare dal figlio Charlie, senior detective del Gardai. Incuriosita da un’indagine per omicidio, delle cui indagini è incaricato Charlie, che ha sorprendenti somiglianze con una commedia elisabettiana, offre entusiasta il suo aiuto. La proposta, seccamente rifiutata, non ferma Harry, che decide di condurre delle proprie indagini e dimostrare così di aver ragione. Quando la sua strada incrocerà, poi, quella del suo rapinatore Fergus Reid, invece di denunciarlo lo assume come aiutante. I due cattureranno un assassino e salveranno la vita di una donna, così come troveranno altri misteri da risolvere: da un serial killer alle prime armi, con la fissazione di Dostoevskij, a rapitori, truffatori e psicopatici. Oltre a Harry e Fergus, la serie presenta un cast di personaggi variegati e intriganti: da Orla, moglie borbottona di Charlie, alla loro figlia Lola; dal capo di Charlie, Ray Tiernan, fino al gallese Glenn. E molti altri…
«Sono incredibilmente entusiasta, all’idea di tornare in Irlanda e interpretare il ruolo di questa professoressa davvero curiosa», ha dichiarato l’attrice, appena annunciato l’impegno per la serie realizzata per Acorn TV, piattaforma streaming americana, che offre una combinazione di classic e new mystery, drama, commedie e documentari.
JANE SEYMOUR
Pur non avendo bisogno di presentazioni, a seguire una sintetica bio dell’l’attrice che, dopo aver fatto il suo debutto sullo schermo come comparsa, è rapidamente passata a ruoli da protagonista nel cinema e in tv, incluso il ruolo della Bond Girl Solitaire in Vivi e lascia morire, del 1973. Vince il suo primo Golden Globe come migliore attrice con East of Eden (1981) e un Emmy come miglior attrice non protagonista nel film Onassis: l’uomo più ricco del mondo, in cui interpreta Maria Callas.
Nel 1993 viene scelta per il ruolo di dottoressa nella serie Dr. Quinn, Medicine Woman, per il quale riceve un altro Globe.
Nel 2000 arriva la stella sulla Hollywood Walk of Fame e la nomina a Ufficiale dell’Ordine dell’Impero Britannico.
Oltre alla carriera di attrice, Seymour dà vita alla Open Hearts Foundation e scrive diversi libri per bambini e di auto-aiuto.
Con la griffe Jane Seymour Designs crea gioielli, sciarpe, mobili, tappeti, borse, dipinti e sculture.
Una delle sue più note caratteristiche è l’eterocromia: il suo occhio destro è marrone e il sinistro è verde.
Si è sposata e ha divorziato quattro volte. Il primo matrimonio è stato con Michael Attenborough, figlio di Richard e nipote di David.
Nel 1985 partecipa al Fashion Aid, organizzato da Bob Geldof, dove si esibisce in un finto matrimonio con Freddie Mercury, indossando un abito da sposa disegnato da David ed Elizabeth Emanuel, che avevano creato l’abito delle nozze della Principessa Diana.
Nel 2005 ottiene la cittadinanza americana.
In suo onore, nel 2016, le è stato intitolato un diamante blu, brillante, taglio cuscino, da 2,08 carati, su una montatura in platino placcato oro rosa 18 carati, chiamato “The Jane Seymour”, dal World of Diamonds Group, che lo aveva estratto in Russia, tagliato e incastonato.
Nel 2018 ha posato per Playboy per la terza volta, diventando la donna più âgé (aveva 67 anni) ad essere pubblicata sulla celebre rivista.