Rete 4: reportage da KABUL a «CONFESSIONE REPORTER» Rete 4: reportage da KABUL a «CONFESSIONE REPORTER»
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Rete 4: reportage da KABUL a «CONFESSIONE REPORTER»

Rete 4: reportage da KABUL a «CONFESSIONE REPORTER» Rete 4: reportage da KABUL a «CONFESSIONE REPORTER»Sabato 4 giugno, in seconda serata, su Retequattro, nuova inchiesta di «Confessione Reporter». Il programma di Stella Pende, a cura di Sandra Magliani, propone ai telespettatori un prezioso reportage da Kabul.

In Afghanistan, nell’agosto 2021 sono tornati i kalashnikov dei talebani. Gli inviati dell’approfondimento della rete diretta da Sebastiano Lombardi si sono recati a Kabul, una terra ferita, dove uomini e bambini addirittura vendono i reni per poter sopravvivere. Alle donne e alle bambine sono negate le scuole, la libertà, il futuro, e sono nuovamente costrette a indossare il burqa. E le giornaliste, le poche rimaste, per apparire in TV, per fare il proprio lavoro devono coprirsi e vestirsi di nero.

«Ricordate quando i talebani sono entrati a Kabul? In quei giorni eravamo tutti afghani. Anzi tutte afghane. Compagne e sorelle di quelle povere donne e bambine. Ma chi di noi si è ricordato di loro durante i mesi successivi?», si chiede Stella Pende.

«Oggi l’Afghanistan è la terra più povera del mondo, il suo popolo è affamato e dimenticato, ma noi racconteremo una storia, incredibilmente conclusasi con un lieto fine…».

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