REF22: da domani Milo Rau con Grief&Beauty, fine vita ed eutanasia al centro del nuovo lavoro del regista in scena all'Argentina REF22: da domani Milo Rau con Grief&Beauty, fine vita ed eutanasia al centro del nuovo lavoro del regista in scena all'Argentina
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REF22: da domani Milo Rau con Grief&Beauty, fine vita ed eutanasia al centro del nuovo lavoro del regista in scena all’Argentina

REF22: da domani Milo Rau con Grief&Beauty, fine vita ed eutanasia al centro del nuovo lavoro del regista in scena all'Argentina REF22: da domani Milo Rau con Grief&Beauty, fine vita ed eutanasia al centro del nuovo lavoro del regista in scena all'ArgentinaSeconda parte della Trilogia della vita privata, il 29 e 30 settembre al Teatro Argentina con Grief & Beauty prosegue il percorso di collaborazione e dialogo intessuto tra Romaeuropa Festival e il grande regista svizzero Milo Rau, oggi alla guida del NTGent in Belgio.

Dopo aver tracciato con Familie, presentato a REF2020, il ritratto della società occidentale sull’orlo del baratro, con Grief & Beauty Rau continua il suo studio del privato affrontando un tema da molti anni cruciale nel suo lavoro: la questione dell’addio, del lutto e della morte, ma anche della memoria e della solidarietà di fronte ai momenti finali. Come raccontiamo la morte mentre siamo in vita? E cos’è per noi la fine? Come possiamo soffrire e scomparire?

Quattro attrici e attori in scena dialogano con una donna che ha deciso di procedere all’eutanasia e condividono con lei le loro storie personali di addio e rinascita, amore e arte, memoria e oblio dopo aver trascorso al suo fianco gli ultimi giorni di vita.

“È nella riflessione condivisa eppure solitaria” afferma Rau “in questo parlare e ascoltare, che emerge qualcosa che si potrebbe chiamare la bellezza dell’interesse condiviso, la bellezza dell’ascolto”. 

Se con Familie Rau mette in scena il suicidio di un’intera famiglia e l’assenza trascendentale di rituali nella nostra società, il secondo capitolo della sua trilogia è una celebrazione intima e prepolitica della dimensione collettiva, un rituale di condivisione che contiene già nel titolo il paradosso dell’essere umano: essere in grado pensare l’infinito eppure dover morire.

“Heiner Müller ha detto da qualche parte: “Il teatro è il luogo in cui i vivi entrano in dialogo con i morti”. Penso che sia vero, e penso che tutte le mie opere riguardino questo dialogo – su questo desiderio orfeiano di vincere la morte attraverso il canto, si potrebbe dire” sostiene il regista.

Maestro della drammaturgia, Rau si muove su un sentiero fortemente dibattuto, controverso, intimo dando vita a una nuova produzione complessa, radicale che trascende il reale per raccontare l’universale fragilità dell’umano.

Milo Rau | Nato nel 1977 a Berna, in Svizzera, è regista e autore. È direttore artistico di NTGent in Belgio dalla stagione 2018/19. I critici lo hanno definito come l’artista “più influente” (Die Zeit), “più controverso” (La Repubblica), “più scandaloso” (New York Times) e “più ambizioso” (The Guardian) del nostro tempo. La sua produzione dal 2002 comprende oltre cinquanta opere teatrali, film, libri e iniziative. Rau è stato insignito di numerosi premi per la sua carriera come l’Europe Theatre Prize. Il suo film più recente, The New Gospel, ha ricevuto lo Swiss Film Prize per il miglior documentario 2021. Oltre alla sua attività di regista, Rau è anche critico televisivo e conferenziere.

Grief & Beauty è una produzione dell’NTGent in coproduzione con Tandem Sceène Nationale Arras – DouaiKünstlerhaus Mousonturm FrankfurtRomaeuropa Festival, Teatro Nazionale di Genova

Lo spettacolo ha debuttato il 22 settembre 2021 all’NTGENT

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